Lo scandalo Mose dà, ancora una volta, l’occasione a Beppe Grillo di tornare all’attacco su uno dei cavalli di battaglia del M5S: la corruzione. Così il leader del Movimento lancia dal suo blog tre formule, quasi degli slogan: “La corruzione è il primo partito dopo l’astensione”, “farsi prendere per il culo dal Pd è troppo” e “i corrotti li avete fatti eleggere voi”. L’obiettivo è colpire Matteo Renzi, proprio poche ore dopo i suoi annunci e la sua autocritica su corruzione e Mose. Così Grillo attacca: “Farsi prendere per il culo come se dovessimo scontare una condanna a vita da cornuti e mazziati è troppo. I ladri stanno anche nel tuo partito – dice il leader M5s riferendosi a Renzi – li avete fatti eleggere voi, avete dovuto aspettare la magistratura per allontanarli a calci?”. La nuova linea comunicativa dei 5 Stelle – dai toni più pacati – sembra subito essere smentita, come spiega la premessa del post di Grillo: “Va bene abbassare i toni e riconoscere i propri errori, ma quando è troppo, è troppo”. Il nodo cruciale, quello che sembra aver fatto uscire ancora una volta fuori di sé Grillo, è l’intreccio tra corruzione ed elezioni: “Quanti voti sposta la corruzione? Tanti. Di tutti quelli che ne godono, anche di poche briciole gettate sotto il tavolo. Dopo l’astensione, la corruzione è il primo partito del voto”. Però il vero obiettivo degli attacchi di Grillo resta il Pd: “Sembra che ora nessuno conosca questo Orsoni. Si discetta se sia o meno iscritto al Pd. Le foto con Bersani sul palco con una scenografia in cui le lettere ‘Pd’ sono gigantesche non fa testo e neppure che il Pd lo abbia candidato. Qui andiamo oltre. Oltre il ridicolo. Oltre la farsa. Oltre la presa per il culo. Oltre l’avanspettacolo”. E ancora: “Di che regole parla Renzie? Di quelle che non ci sono? O forse allude agli inquisiti candidati nel suo partito alle europee?”. Che il tema di giornata per Grillo fosse la corruzione lo si era capito già in mattinata, quando sul blog era arrivato l’annuncio: “Il politometro è pronto”. “Lo hanno usato gli inquirenti del Mose. Hanno calcolato le entrate dei vari indagati dal 2001 al 2011 e le hanno confrontate con le spese nello stesso arco temporale. Risultato: eccessi di uscite superiori di una volta e mezza (in media) le entrate, tipo Galan con 1.200.000 di incassi e 2.600.000 di spese”.