Impegnato a favore degli immigrati come medico volontario presso il centro della Caritas ‘Fernandes’ di Castel Volturno (Caserta), simbolo dell’anticamorra, referente di Libera. E’ Renato Natale, di nuovo sindaco a Casal di Principe (Caserta), Comune tornato al voto dopo due anni di scioglimento e commissariamento per infiltrazioni camorristiche. E il primo pensiero di Natale va a don Peppe Diana, il sacerdote trucidato dalla camorra. ”Venti anni fa ero vicino al suo cadavere – dice commosso – oggi assistiamo alla sua resurrezione ed a quella del popolo casalese contro la camorra. Sento una responsabilità enorme ma la comunità ha espresso voglia di cambiamento”. Il medico di 64 anni si è imposto col 68,2% contro il suo omonimo Enrico Maria Natale, di 29 anni. Renato Natale torna a sedere sul posto di primo cittadino dopo venti anni dalla prima esperienza amministrativa durata solo pochi mesi. Fuochi d’artificio hanno accolto la sua vittoria. Appena mercoledì scorso il collaboratore di giustizia Roberto Vargas raccontò che “tutti i politici a Casale sono collusi tranne Renato Natale che ci ha sempre combattuto”. Natale fu sindaco tra il 1993 e il 1994 proprio nel periodo in cui fu ucciso don Peppe Diana, e fu costretto ad abbandonare dalla sua stessa maggioranza che gli votò contro; circostanze ormai diventate storia della città, come quando i Casalesi gli gettarono il letame davanti casa. ”Oggi non dobbiamo partire da capo. Nel 1993 iniziammo un percorso, diciamo che oggi, ricordando anche il grande Troisi, ‘Ricominciamo da tre'”. Natale, ex Pci e Pd, è stato sostenuto da due liste civiche, “Casale Rinasce” e “Ricostruiamo”, rappresentative soprattutto di centro-sinistra. Il suo primo passo da sindaco è già deciso: “Va ricostruito l’apparato comunale indebolito dalle tante inchieste anticamorra, in particolare l’ufficio tecnico” spiega Natale. L’Utc fu travolto dall’inchiesta della DDA di Napoli ‘Il Principe e la Scheda Ballerina’ sulle elezioni comunali del 2010 che sarebbero state inquinate dal voto di scambio; l’indagine, per la quale è tuttora sotto processo l’ex sottosegretario Nicola Cosentino (con riferimento alla vicenda di un centro commerciale mai edificato, ndr), ha già portato alla condanna dell’ex sindaco di Casal di Principe Cipriano Cristiano, di ex assessori e di tecnici comunali. Dopo aver ricostruito le fondamenta, l’amministrazione targata Natale affronterà l’annoso problema dell’abusivismo edilizio, con decine di prime case che rischiano l’abbattimento anche per la mancanza negli anni di strumenti urbanistici; un anno e mezzo fa scoppiò quasi una rivolta quando le ruspe della Procura Generale di Napoli demolirono una casa abitata da un operaio e dalla sua famiglia. “Costituiremo una commissione consiliare che comprenda maggioranza e opposizione – spiega Natale – dobbiamo evitare l’abbattimento di abitazioni che tanti cittadini si sono costruiti con fatica”.

 

 

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