Timbrava regolarmente il cartellino delle presenze ma poi usciva dagli uffici per sbrigare faccende personali, come andare a trovare i defunti al cimitero, fare visite mediche e recuperare di materiali abbandonati ma riciclabili, forse per rivenderli. Tutte attività, è stato accertato, estranee alle sue mansioni di dipendente comunale. É successo a Napoli, dove un dipendente dell’amministrazione comunale partenopea, A.A., in servizio negli uffici della III Municipalità di via Santissimi Giovanni e Paolo, è stato scoperto e accusato, dalla sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura di Napoli, di truffa aggravata e continuata ai danni dell’amministrazione comunale partenopea. La Polizia Municipale, durante i servizi di osservazione predisposti nel corso delle indagini, ha accertato che nei sei giorni in cui è stato tenuto d’occhio dagli agenti, ha passato più della metà delle ore lavorative (25 su 43) a sbrigare affari personali. Nei suoi confronti il gip del Tribunale di Napoli ha predisposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ogni giorno ma dopo le 17, per consentirgli di lavorare e anche di recuperare le ore di lavoro sottratte indebitamente.