Nulla da fare. L’Asi resta sotto la “tutela” della giunta regionale. Non è stato accolto dal Tar della Campania il ricorso di Piero Cappello contro il commissariamento del Consorzio. Il collegio giudicante, composto da Cesare Mastrocola (presidente), Paolo Corciulo (consigliere) e Antonio Andolfi (primo referendario-estensore), ha bocciato la richiesta di annullamento, previa sospensiva, della delibera n. 137 del 2014 approvata dalla giunta regionale, con la quale è stato disposto il commissariamento dell’Asi. Il ricorso, per conto dell’ormai ex presidente Cappello, è stato presentato dagli avvocati Luigi D’Angiolella e Giuseppe Costanzo. Secondo i giudici del Tar “il ricorso non appare assistito dal prescritto “fumus boni iuris”, attesa l’impossibilità di provvedere all’aggiornamento dello statuto consortile da parte di organi amministrativi il cui mandato sembra ormai terminato”. Insomma per i giudici amministrativi non sussistono gli elementi per sospendere in via cautelare l’efficacia del provvedimento adottato dall’esecutivo regionale. Di conseguenza per l’Asi non c’è altra strada che quella del commissariamento. E già circola il nome del possibile timoniere pro tempore del Consorzio. I rumors di palazzo indicano Luciano Morelli, presidente dell’Unione industriali di Caserta, come il probabile commissario dell’Asi. Il suo sponsor politico sarebbe il neo europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello, che nei prossimi giorni si dovrà dimettere per incompatibilità da assessore alle Attività produttive della Regione Campania. Ma perché Martusciello ormai in partenza per Bruxelles non molla la presa sull’Asi? Il suo obiettivo è dilazionare il più possibile l’elezione dei nuovi vertici del Consorzio per far saltare definitivamente l’accordo tra Pd (una parte) e Ndc per rimettere in campo Fi, ora fuori gioco. L’intesa fu siglata tra la segreteria dei democrat di Terra di Lavoro e Paolo Romano, leader provinciale degli alfaniani ed ex presidente del consiglio regionale, tuttora ai domiciliari per un’inchiesta sulla sanità casertana. La vicenda giudiziaria di Romano non ha scalfito il patto tra Pd e Ncd sull’elezione del nuovo cda dell’Asi. Da qui la contromossa di Martusciello. Che avrebbe indicato una figura di prestigio come quella di Morelli, con capacità di programmazione, per “stabilizzare” il commissariamento del Consorzio. Il presidente dell’Unione industriali diventerebbe un commissario “pro (molto) tempore” nel tentativo di spezzare il filo che lega Pd e Ncd e nell’auspicio che gli equilibri politici e amministrativi nell’ambito dei Comuni consorziati possano mutare a favore di Forza Italia. Il piano di Martusciello funzionerà? Staremo a vedere.

Mario De Michele

 

 

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