Se per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, quest’anno le vacanze di Natale saranno a Cortina, come nel titolo del suo cine-panettone, per i tifosi azzurri il ponte dell’Immacolata parlera’ spagnolo, visto che il 7 dicembre i partenopei affronteranno il Villarreal in trasferta nell’ultimo turno della fase a gironi di Champions League.
Tutti cercheranno di esserci dopo l’impresa di ieri sera contro il Manchester City. Tutti lo speravano, ma non altrettanti ritenevano possibile che Lavezzi, Cavani e compagni mettessero sotto la compagine allenata da Roberto Mancini. E quindi il successo, che ha avvicinato il passaggio agli ottavi di Champions, e’ diventato un vero e proprio racconto epico. Nei bar, nei luoghi di lavoro, ognuno racconta la propria esperienza, vissuta sugli spalti o a casa con amici, e tutti sono concordi nel magnificare il tecnico Walter Mazzarri e tutta la rosa. Da queste parti la gioia si esprime anche con i fuochi d’artificio che ieri, al termine del match, sono stati esplosi in vari punti della citta’. Non sono mancati neanche i piu’ classici caroselli di auto e moto sul lungomare e nel centro antico. I quotidiani, soprattutto quelli sportivi, stamani sono letteralmente andati a ruba. Tantissimi i post sui social network come Facebook e Twitter, da dove anche il ‘Pocho’ Lavezzi ha ringraziato i fan e commentato la gara. Walter Mazzarri, per l’occasione, e’ stato ‘insignito’ dell’aureola dei Santi nella bottega del maestro dei pastori Marco Ferrigno in via San Gregorio Armeno. Stamattina tanti i bambini e i ragazzi che sono andati a scuola indossando la maglia del Napoli. Addirittura qualche immigrato africano, fermo ai semafori cittadini, pur di vendere i fazzolettini, cercava di accattivarsi i potenziali clienti dicendo: ”Forza Napoli. Oggi, fratello sei allegro”. Poi ci sono i piu’ grandi, quelli degli ultimi anni delle superiori, che ricordano il fallimento, la serie C, la B, e che giurano che ai genitori, come dono natalizio, chiederanno i soldi per la trasferta del 7 dicembre. ”E’ un po’ presto per i regali di Natale – dice Marco Russo – ma sono certo che mio padre capira’ e mi portera’ in Spagna, anche perche’ la passione per la maglia me l’ha trasmessa lui”.