“Per fare le cose occorre tutto il tempo che occorre” la famosa frase di A. Moro che ha ispirato fin dall’inizio la nostra azione amministrativa con i risultati pratici che oggi si stanno vedendo, è la risposta più semplice che possiamo dare al PD sulle considerazioni da fare sul PUC.
Il Pd dovrebbe sapere che senza soldi non si può fare il PUC. Eppure il PD che apparentemente è molto attento alle nostre politiche di bilancio, dovrebbe sapere che nel 2013 abbiamo ripartito nel bilancio triennale le spese per il PUC limitando a ventimila euro gli impegni per il primo anno e che quindi solo dopo aver approvato il bilancio 2014 avremo le risorse per completare gli incarichi tecnici per gli adempimenti dovuti. E’un percorso responsabile che per le difficoltà di bilancio decidemmo di seguire e, lasciatecelo dire, se lo stesso principio di responsabilità avesse prevalso in alcune scelte amministrative del passato oggi non avremmo molti dei problemi che abbiamo.
Se è vero che a giungo 2015 si potrebbe avere il congelamento di alcune attività edilizie, è anche vero che vi sono prima di quella scadenza altre scadenze ben più importanti per la vita della nostra comunità. Da gennaio 2015 dobbiamo essere in grado di corrispondere autonomamente alla Regione i costi delle acque reflue e fognature e ad Acqua Campania quelli dell’acqua per porre fine ad una fase arrangiata ed approssimativa di gestione del ciclo integrato delle acque.
Il disastro che ci ha creato la gestione del Consorzio non è solo economico, le cui conseguenze si scaricheranno sulla comunità per molti anni, ma anche organizzativo, per il rifiuto di fornirci la documentazione che per contratto avrebbe dovuto fornirci (liste di carico ed elenco delle utenze ), costringendoci a partire da zero.
Questa è la vera priorità che sta impegnando le strutture comunali in una corsa contro il tempo. Ma di questo il PD non si preoccupa, quasi a voler rimuovere dalla propria coscienza collettiva questa problematica, preferendo occuparsi di altre cose che, anche se importanti, hanno scadenze successive e dalle conseguenze meno inquietanti.
Rassicuriamo il PD che non trascureremo il PUC e che certamente non rappresenterà il festival della cementificazione, perché da questo punto di vista Cesa ha già dato tanto, ma si occuperà soprattutto di omogeneizzare aree contigue e rendere vivibile il paese creando le condizioni perché il centro storico e periferia siano ridisegnati alla luce di un principio di razionalizzazione e continuità delle infrastrutture e dei servizi. La nostra attenzione sulle problematiche urbanistiche non ci ha fatto abbassare la guardia sul contenzioso che abbiamo ereditato sulle zone D e sul quale, grazie alla sentenza del Consiglio di Stato del 3 aprile 2014 sembra essere stata scritta la parola fine.
Queste cose alla minoranza consiliare le abbiamo già comunicate, ma visto che pur di far vedere che ci sono chiedono cose risapute, noi li accontentiamo e li rispondiamo anche a mezzo stampa, consapevoli di non tralasciare nessuna azione amministrativa nell’interesse del nostro paese.
Cesa al Centro