Matese- “Per Caldoro il settore della forestazione non esiste.Nemeno un euro di risorse nel bilancio regionale ”. Amareggiato dell’esito degli incontri giudicati insoddisfacenti ma indicatori , a parere di Vincenzo Luciano, vicepresidente Uncem(l’unione degli enti montani) di una sorta di “metropolitismo” della giunta Caldoro. “ Si, sono convinto che non faremo passi in avanti, si forse avremo le risorse 2011 ( se le poche comunità montane a cui spettano i circa 9 mil. di crediti certificati, si accontenteranno di accettare solo una parte del dovuto), forse avremo tra un paio di mesi il saldo di quel poco rimasto del 2013, per il 2014 forse a novembre avremo un’anticipazione sui 60 mil., che lo Stato con l’Europa ha attivato per la forestazione campana. Nemmeno un euro di risorse di bilancio regionale!” dichiara a commento delle due giorni di incontri olto tesi negli uffici regionali. Una situazione frutto a suo parere di una tendenza più consolidata : “ Per il Governo regionale le nostre realtà non meritano neanche un euro di soldi destinati a tutti i cittadini della Campania. Riforma del settore? ma dov’è, chi ha mai visto un testo ufficiale? quando mai si è avviato un percorso politico vero per la forestazione? Per la Regione di Caldoro questo settore non esiste, come non esistono gli Enti Montani, come non esiste chi vive oltre i confini dell’area metropolitana di Napoli. Quali politiche per le zone interne , quali per le aree rurali e montane? Io credo che con le cose viste, dichiarate, lette oggi, non possiamo aspettarci nulla di concreto”.Murata ogni fiducia? “Questo non significa- conclude Luciano – arrendersi (anzi ho appena incontrato alcuni Sindaci ed il Pres. della C.M. Alburni e tra poco incontrerò alcuni operai forestali), ma permettetemi di dire che dopo che ci stanno togliendo le scuole, la sanità, le strade, i trasporti, la manutenzione del territorio…ed ora il lavoro e la dignità, credo che bisogna solo prepararsi e lottare per una nuova Campania. Una Campania di tutti, dove ci sia un nuovo patto tra città e montagna, dove ci sia coesione sociale e territoriale, dove ci sia rispetto, solidarietà, giustizia e legalità”.