Roberto e Miguel, sposati a Madrid in Spagna, oggi hanno trascritto la loro unione nel Registro dell’Anagrafe del Comune di Napoli e sono così la prima coppia omosessuale ‘sposata’ anche per il Comune partenopeo. La cerimonia di trascrizione si è svolta oggi a Palazzo San Giacomo alla presenza del sindaco Luigi de Magistris. Ad accompagnare gli sposi, gli amici e i rappresentanti dell’Arcigay. ”Oggi – ha detto Roberto, napoletano – mi tremavano le gambe come la prima volta che ci siamo sposati. Ringrazio il sindaco de Magistris per il suo impegno. I cittadini di Napoli – ha aggiunto – erano già pronti al nostro matrimonio, ora lo sono anche le istituzioni e finalmente sulla mia carta di identità sarò ‘coniuge’ come già lo sono sui miei documenti spagnoli”. Roberto ha ricordato di essere emigrato ”per l’assenza di diritti, oggi mi sento orgoglioso di essere napoletano e mi auguro che anche il Parlamento italiano lavori per la tutela dei nostri diritti e per rendere possibili i matrimoni gay”. La registrazione di matrimoni tra persone dello stesso sesso all’Anagrafe dell’amministrazione comunale è possibile in seguito a una delibera varata alla fine di giugno dal sindaco de Magistris con la quale si ordina agli uffici dell’anagrafe e stato civile del Comune di trascrivere i matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero. ”Il provvedimento varato da questa Amministrazione – ha sottolineato il sindaco – ha un importante valore simbolico, ma anche giuridico e rende la città di Napoli apripista per quanto riguarda la tutela dei diritti delle persone. Napoli è città dei diritti e delle libertà”. Grande la soddisfazione delle associazioni che lottano per la parità delle persone omosessuali; i rappresentanti si augurano ciò che è avvenuto a Napoli sia ”solo un primo passo”. ”Napoli – ha evidenziato Antonello Sannino, presidente Arcigay cittadino – è di fatto la capitale dei diritti civili in Italia. Questo deve essere un primo passo che porti alla scrittura e all’approvazione di una legge avanzata in tema di matrimonio egualitario e ci auguriamo che in Parlamento ci possa essere la più ampia condivisione possibile”. In questa senso, è di pochi giorni fa il tesseramento a due associazioni gay partenopee di Francesca Pascale, la compagna di Silvio Berlusconi. Commossi ed emozionati gli amici e i testimoni della coppia. ”Ricordo – ha raccontato Fabrizio Marrazzo, testimone di nozze – il senso di esilio che dava la celebrazione del matrimonio fra Roberto e Miguel a Madrird, oggi sono sposi anche per Napoli. Mi auguro che anche altri sindaci di grandi città italiane prendano provvedimenti che vadano nella stessa direzione”.