Un dossier di denuncia contro ciò che non funziona nella sanità casertana. E’ l’obiettivo per il quale la Cisl, di cui è segretario Giovanni Letizia, ha messo in moto una mobilitazione di protesta contro le inefficienze del sistema sanitario pubblico. La prima manifestazione si è tenuta ieri, davanti all’ospedale del capoluogo. E’ stato allestito un gazebo con decine di iscritti pronti a fornire ogni spiegazione ai cittadini anche con la consegna di volantini.  “Abbiamo messo in campo questa iniziativa – ha spiegato Letizia – per raccogliere le osservazioni dei cittadini sulle carenze, che oggettivamente connotano l’assistenza sanitaria nella nostra provincia. Intendiamo preparare un documento, che utilizzeremo come base di discussione nel confronto con Caldoro ed i suoi assessori nel momento in cui si dovrà ricostruire dalle fondamenta il sistema sanitario pubblico tanto a Caserta quanto nell’intera Regione”. Il sit-in è stato organizzato, insieme con la Ust, dalla Fnp (federazione pensionati), dalla Fp (funzione pubblica) e dalla Cm(cisl medici) .

“Caserta – ha sostenuto Mario Di Iorio, segretario Fnp – è la cenerentola nel sistema sanitario regionale e non solo per i pensionati ma anche per le famiglie. In tanti questa mattina ci hanno riferito che sono costretti a rinunciare ad una visita per l’alto costo dei ticket. E che dire dei non autosufficienti? Anche per responsabilità dei comuni, in sostanza, sul nostro territorio l’Ati (assistenza integrata, ndr) è praticamente assente. E’ la nostra classe politica, assolutamente non all’altezza, la responsabile del disastro”. I problemi stanno tutti nelle carenze strutturali. “Basti pensare – ha spiegato Carmine Lettieri, responsabile della Fp provinciale – alla distribuzione dei posti letto per abitanti. Se la media regionale è di 3,4, a Caserta siamo fermi ad un misero 2 ogni mille”. E per quel che riguarda i problemi specifici dell’ospedale? “E’ davvero assurdo che una struttura come questa manchi della risonanza magnetica” ha sostenuto, ad esempio, Nicola Cristiani. “Non è meno assurdo – ha aggiunto Franco Landolfi – che il blocco del turn-over continui ad esercitare i suoi effetti nefasti, con carenze spaventose negli organici. Ci sono reparti straordinari come Otorino, Oncologia, Cardiologia e Cardiochirurgia, tanto per citarne qualcuno, che vanno avanti solo grazie al sacrificio encomiabile del personale rimasto”.

“Il sit-in – ha ricordato Letizia –  verrà replicato giovedì 17,  a partire dalle 10, davanti alla sede dell’Asl. Invitiamo i cittadini a partecipare, anche inviando le proprie osservazioni a www.cislcampania.it”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui