E’ iniziata questa mattina l’udienza del processo a Enrico Fabozzi, ex sindaco di Villa Literno e consigliere regionale, in cui è prevista la requisitoria del pubblico ministero Antonello Ardituro. Fabozzi ha chiesto e ottenuto di parlare per poter fornire ulteriori smentite alle dichiarazioni dei pentiti. “Questo mio intervento – ha detto – è basato su documenti. Giacomo Caterino ha detto che per l’appalto il 10% andava al sindaco e il 6% al clan dato che il ribasso della gara si aggirava intorno al 34%, ma lui sapeva bene che l’appalto veniva assegnato all’offerta economicamente più vantaggiosa, per cui dice una cosa falsa”. Fabozzi parla poi di Antonio Iovine “non è mia intenzione sminuire la portata criminale” ma chiede “di valutare bene il suo narrato” perché sulla “gara del maxi appalto di Villa Literno non c’era nulla di organizzato.

Fabozzi ha presentato in coerenza con la sua premessa una lunga serie di documenti che hanno sconfessato le dichiarazioni dei pentiti, dagli appalti sulla metanizzazione alle ecoballe. “Il filo della mia vita – ha aggiornto ė legato alle dichiarazioni dei pentiti ma mi sento sereno e certo che la corte deciderà in scienza e coscienza”.

L’avvocato Griffo, difensore di Fabozzi, ha chiesto l’acquisizione dei verbali relativi al processo Nuzzo che dimostrano le evidenti contraddizioni del pentito Luigi Guida, che nel processo Fabozzi ha indicato dei fatti poi smentiti nel processo Nuzzo. A BREVE ALTRI AGGIORNAMENTI

 

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