Saranno gli artisti delle periferie napoletane ad aprire questa intensa settimana del Festival dell’Impegno Civile/Le Terre di Don Peppe Diana. Martedì, dalle 18,00, Daniele Sansone fondatore e voce del gruppo rock degli A67, arriverà da Scampia a Maino di Sessa Aurunca sul bene confiscato Alberto Varone, per presentare il suo ultimo libro “Camorra sound. ‘O sistema nella canzone popolare napoletana tra giustificazioni, esaltazioni e condanna”. Il libro, che sta incontrando un grande riscontro di critica e di pubblico, oltre che dalla prefazione dello storico Marcello Ravveduto, è arricchito da una serie di interviste, da Raiz a Edoardo Bennato fino a Giancarlo De Cataldo, Caparezza, Dario Fo. Il lavoro di Sansone indaga in profondità e con ricchezza di spunti di riflessione, il rapporto tra la canzone napoletana, ma più in generale la musica, e il potere camorristico e delle mafie.

Mercoledì, invece, dalle 17,30 nello spazio confiscato dedicato a Salvatore Nuvoletta adiacente il Santuario della Madonna di Briano a via Kruscev di Casal di Principe, dal quartiere di Barra arriveranno i talentuosi ragazzi del Tappeto di Iqbal, una delle più innovative esperienze artistiche e sociali nate nel capoluogo partenopeo, con riconoscimenti in tutto il mondo, ma con persistenti difficoltà a proseguire il proprio lavoro per il sostanziale disinteresse delle istituzioni locali «Quella del Tappeto di Iqbal è un’esperienza straordinaria, sia per il valore artistico riconosciuto nell’Europa intera, sia per l’azione sociale che portano avanti da anni coi ragazzi di un quartiere complesso come Barra»  affermano gli organizzatori del Festival «E’ assurdo che una tale esperienza non venga sostenuta e incoraggiata dalle Istituzioni latitanti finanche nel garantire la possibilità logistica di proseguire un lavoro che in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe un fiore all’occhiello. Addirittura dal primo agosto non avranno più un posto dove svolgere le loro attività. Si fa presto a parlare di legalità e anticamorra, a fare passerelle e dire belle parole, ma poi se non si sostengono esperienze del genere che danno concrete possibilità in territori dove lo Stato continua ad essere colpevolmente assente, si fa solo un favore alla camorra». Il Festival, quindi, invita tutti a sostenere la campagna di tesseramento “Inlubal Card” lanciata dal Tappeto per provare comunque a non dover interrompere il proprio lavoro. Mercoledì i ragazzi di Iqbal con trampoli e naso rosso giocheranno con i ragazzi di Casal di Principe e dei comuni limitrofi nel corso della tappa del Festival “Con i trampoli nella storia”, organizzata in collaborazione con il Santuario della madonna di Briano. Nel corso della giornata, coi familiari, sarà anche ricordato Salvatore Nuvoletta, il giovanissimo carabiniere barbaramente assassinato a soli 20 anni il 2 luglio del 1982 a Marano.

E nei giorni seguenti ancora tanti appuntamenti importanti. Giovedì, sul bene confiscato Alberto Varone a Maiano di Sessa Aurunca, sarà inaugurato il primo impianto di trasformazione biologica sorto in Italia su un bene confiscato. Una possibilità reale di dare sostenibilità all’intero processo di economia sociale avviato sui beni sottratti ai clan. Venerdì, nella sede dell’associazione antiracket di Castel Volturno, a via Ostia, incontro con il Procuratore Capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho, protagonista in questi anni della lotta al clan dei casalesi. Sabato a via Ruffini di San Cipriano si discuterà della Terra dei fuochi con la proiezione del documentario “Ogni singolo giorno” di Thomas Wild Turolo e Ornella Esposito. La settimana del festival si chiuderà domenica a Pugliano, frazione di Teano, dove dalle 18,00 i ragazzi del comitato Mille Scopi + Uno incontreranno storie Perbene nate a sud, a partire dall’esperienza editoriale e sociale della Nuova Marotta e Cafiero nata a Scampia con Rosario Esposito La Rossa.

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