“ L’Unione europea è una delle regioni più ricche al mondo. Tuttavia, il 17% degli europei dispone ancora di risorse limitate e non riesce a soddisfare le proprie necessità primarie. In Italia e in particolare nel mezzogiorno i dati sono ancora più allarmanti, c’è bisogno che l’Europa faccia molto di più per garantire le fasce più deboli della società centrando gli obiettivi fissati dalla strategia Europa 2020”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo, Parlamentare europeo del Pd – Gruppo S&D e membro delle Commissioni AGRI ( Agricoltura e Sviluppo Rurale) ed ENVI ( Ambiente, Sanitá Pubblica e Sicurezza Alimentare) “I dati che riguardano la povertà assoluta e relativa in Italia sono allarmanti, – spiega Caputo – secondo ciò che ha riferito l’Istat, che ha messo in evidenza come tra il 2012 e il 2013 l’incidenza della povertà sia aumentata passando dal 6,8% al 7,9%. In un solo anno i poveri sono aumentati, quindi, di circa1.206.000”. “Nel Mezzogiorno, all’aumento dell’incidenza della povertà assoluta (è aumentata dal 9,8 al 12,6% tra il 2012 e il 2013), si accompagna un aumento dell’intensità della povertà relativa, dal 21,4 al 23,5%”. “In Italia circa una famiglia su cinque è povera o quasi. In Europa sono 17 i paesi che hanno più di un quinto della loro popolazione che fa parte della categoria dei poveri. 43 milioni di cittadini europei, tra cui molti bambini,quotidianamente non possono contare sul nutrimento necessario”. “Ho chiesto in una interrogazione alla Commissione europea, cosa intende fare per garantire che gli Stati membri si impegnino a destinare gran parte del nuovo Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)per gli aiuti alimentari” “E’ doveroso – conclude Caputo – da parte della Commissione europea lanciare una strategia integrata di lotta alla povertà dell’UE basata su indicatori oggettivi e con una tempistica di realizzazione precisa per far si che siano rispettati gli obiettivi di Europa 2020”.

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