MONTELLA – Il Sindaco di Montella, Ferruccio Capone, con decreto sindacale di martedì 4 ottobre u.s, ha formalmente provveduto alla revoca dell’incarico assessorile e delle relative deleghe in materia di “Politiche di sviluppo agricolo – Pianificazione e gestione del patrimonio boschivo – Promozione attività produttive e Prodotti tipici locali”, conferite, fin dal 22 giugno 2009, al consigliere comunale dott.ssa Emanuela Pizza.
Tra le motivazioni addotte dal capo dell’amministrazione del Comune di Montella ritroviamo generiche “valutazioni di opportunità politico- amministrative” accompagnate da “sopravvenute incomprensioni” che hanno, a dire del Sindaco, generato un affievolimento collaborativo. Per il portavoce provinciale della Democrazia Cristiana di Avellino – Vincenzo Filomena – l’atto del Sindaco Capone è la formale espressione di una “punizione politica” che non trova alcuna seria giustificazione se non quella di testimoniare la pretesa di non voler consentire, nell’ambito dell’azione di governo, alcuna dialettica né alcuna dichiarazione di verità. Dispiace che il Sindaco abbia dato concretezza ad un’azione tanto evocata e fortemente voluta da chi ha mostrato, specie e non a caso nell’ultimo mese, grande insofferenza nei confronti dell’atteggiamento proattivo e determinato assunto dalla dott.ssa Pizza nell’espletamento dell’importante ed impegnativo incarico istituzionale. Siamo convinti che il ritiro della delega assessorile operata dal Sindaco di Montella nei confronti della dott.ssa Pizza si dimostrerà essere un mero atto di miopia politica ed un danno certo per la buona amministrazione perchè priva, di fatto, l’esecutivo di una indiscussa e qualificata competenza; una decisione quella del Sindaco assunta non per perseguire gli interessi dell’Ente ma, unicamente, per dare “soddisfazione” ai promotori di un “regolamento di conti” tutto interno alle fila della maggioranza. Dispiace dover prendere atto che, a fronte della crescente necessità di sana politica volta a promuovere e tutelare gli interessi delle collettività territoriali, prevalgano le logiche personalissime di una politica “paesana”, rancorosa e vendicativa, volta a combattere tutti coloro che non rinunciano alle proprie opinioni e hanno il coraggio di esporle nelle sedi deputate in un democratico confronto con quelle degli altri. Ci auguriamo che, in occasione della prossima seduta consiliare prevista per Lunedì 10 ottobre p.v., il Sindaco Capone spieghi molto meglio ai cittadini di Montella quali sarebbero stati gli atteggiamenti inefficaci ed incompatibili con gli obiettivi di Governo di cui si è fatta carico la dott.ssa Emanuela Pizza, la quale ha sempre fatto fede al principio di leale collaborazione personale, istituzionale e politica adempiendo con serietà, competenza e sincero spirito di servizio ai doveri di lealtà e di coerenza nei confronti del primo cittadino e dell’esecutivo municipale. In questi due anni, l’importante e qualificato contributo amministrativo dell’assessore Pizza è stato leale e convinto, così come lo è già stato nel momento in cui si trattò di scegliere e sostenere, l’attuale Sindaco Capone, come candidato unico di tutta la coalizione. La revoca dell’assessore Pizza costituisce, a nostro parere, un atto di immeritata sfiducia politica nei confronti di una persona amministrativamente capace e nei confronti del partito di appartenenza. La Democrazia Cristiana di Avellino desidera esprimere la propria vicinanza e sostegno alla dott.ssa Pizza, la quale, continuerà ad assicurare, in qualità di consigliere comunale, un importantissimo contributo politico ed istituzionale nell’esclusivo interesse della sua Comunità e della buona politica.