BENEVENTO – La Facoltà di Scienze dell’Università del Sannio ospiterà il Prof. David L. Bish, lo scienziato americano a capo dell’equipe che ha progettato lo strumento in dotazione alla missione curiosity che identifica i minerali presenti su Marte.
Il Mars Science Laboratory meglio conosciuto come Rover Curiosity, è arrivato su Marte il 6 Agosto di quest’anno, dopo un viaggio durato circa 9 mesi.
Il Rover Curiosity, grande come un’automobile del peso di circa 900 kg è dotato di numerosi sofisticati strumenti in grado di studiare il suolo e l’atmosfera di Marte per approfondire le conoscenze sullo sviluppo del sistema solare e valutare la presenza di eventuali forme di vita biologica extraterrestri.
Tra le strumentazioni a corredo del Rover c’è anche il CheMin (abbreviazione di Chimica e Mineralogia) che consente attraverso la diffrazione e la fluorescenza di raggi X di identificare e quantizzare i minerali presenti nel suolo e nelle rocce di Marte.
Il Prof. David L. Bish, che insegna presso l’università dell’Indiana, ha iniziato a lavorare al progetto CheMin nel 1990, dopo che, assieme ad altri due scienziati, David Blake (NASA Ames Laboratory) e David Vaniman (Los Alamos National Laboratory), ha avuto l’idea di sviluppare una versione in miniatura di un diffrattometro RX che potesse essere inviato su di un altro pianeta. Altri scienziati si sono uniti al team e CheMin è stato sviluppato con successo, vincendo un prestigioso premio R&D 100 nel 1999.
Il Prof. Bish, per la prima volta ospite dell’Università degli Studi del Sannio, presenterà personalmente i primi risultati di questa esperienza marziana.