BENEVENTO  – Il mercato delle tecnologie pulite, secondo i più accreditati studi delle società di analisi del settore, entro il 2018 vedrà l’attuale rete elettrica mondiale arricchirsi 5 volte di più dell’apporto delle micro reti che producono, accumulano e distribuiscono energia. Si calcola infatti che in sei anni si passerà dai 764 MW del 2012 a quasi 4000 MW.

Le micro reti (microgrid ) producono energia intelligente, regolando le dinamiche di domanda di energia degli utenti ed offerta e produzione, riducendo al minimo le perdite e utilizzando perlopiù impianti che producono energia da fonti rinnovabili.

Il dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio, da tempo impegnato nella ricerca nel campo delle microgrid, partecipa, nell’ambito del programma Artemis sui sistemi “embedded”, al progetto e-GOTHAM che in Europa persegue ambiziosi obiettivi in questo settore.

Obiettivo del progetto e-GOTHAM, della durata di tre anni, è quello di implementare un nuovo modello di domanda aggregata di energia, integrare efficacemente le fonti energetiche, aumentare l’efficienza di gestione e ridurre le emissioni di carbonio accrescendo la consapevolezza dei consumi energetici.

«Il nostro dipartimento di Ingegneria” dichiarano i professori Luigi Glielmo e Carmen Del Vecchio “contribuisce a realizzare una piattaforma informatica per una migliore gestione di microreti energetiche, nei settori residenziale, terziario ed industriale collaborando, per la sperimentazione nel settore industriale, con la Enemont, una società degli Oleifici Mataluni di Montesarchio.

La seconda riunione di verifica dello stato d’avanzamento dei lavori – che si è tenuta lo scorso 23/24 ottobre in Norvegia, presso la NTE (Nord-Trøndelag Elektrisitetsverk), un operatore del mercato elettrico con sede a Steinkjer – ha avuto un esito molto positivo.

Al meeting semestrale hanno partecipato i 17 partner di e-GOTHAM dei quali cinque sono italiani (di questi ben quattro tra università ed aziende appartengono al territorio campano) e gli altri sono spagnoli, norvegesi, finlandesi ed estoni.

L’Università del Sannio era presente all’incontro  con noi docenti, con due dottorandi di Ingegneria dell’Informazione, Daniela Meola e Giovanni Gambino e con l’ing. Andrea Mongillo amministratore unico di KES (Knowledge Security Environment) una spin-off dell’Università del Sannio  Il prossimo incontro per la discussione dello stato di avanzamento del progetto è previsto nell’aprile del 2013 e sarà ospitato proprio dai partner campani”.

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