Educare i bambini dell’Alto Casertano, attraverso la dimensione del gioco, ad una sana e corretta alimentazione che privilegi il consumo dei prodotti tipici del territorio. E’ questa la mission del progetto “Ri-Facciamo Merenda”, presentato stamane, a Piedimonte Matese, nel corso di un convegno cui ha partecipato, tra gli altri, l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Caserta, Stefano Giaquinto.

Il progetto “Ri-Facciamo Merenda”, promosso e curato dal GAL Alto Casertano, che lo scorso anno ha celebrato il ventennale della sua fondazione, si colloca nell’ambito del PSL (Piano di Sviluppo Locale) “Alto Casertano – Giardino di Terra di Lavoro”, finanziato con risorse del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) 2007/2013 della Campania.

“La finalità di ‘Ri-Facciamo Merenda’ è perfettamente in linea con il leitmotiv del nostro PSL, vale a dire il miglioramento della qualità della vita dei residenti nel nostro territorio, che racchiude ben 48 comuni e si caratterizza per una forte identità” ha affermato il presidente del GAL Alto Casertano, Ercole de Cesare. “La nostra strategia di sviluppo – ha aggiunto – ha come obiettivo principale la valorizzazione e l’integrazione delle risorse turistico, paesaggistico-ambientali ed agroalimentari del territorio”.

Il progetto “Ri-Facciamo Merenda”, che riprende ed amplia l’iniziativa attuata dal GAL nel 2005, si rivolge ai bambini in età scolare dei 48 comuni dell’Alto Casertano, alle loro famiglie ed insegnanti.

“Il progetto – ha detto il coordinatore del GAL, Pietro Andrea Cappellamira, attraverso la riscoperta dei prodotti della nostra terra, a far sì  che le nuove generazioni dell’Alto Casertano mettano al bando cattive abitudini alimentari, come il consumo di merendine, snack e bevande zuccherate. Si tratta di abitudini non salutari perché, com’è stato ampiamente dimostrato, favoriscono l’aggravarsi del sovrappeso e dell’obesità”.

Da un’indagine condotta in collaborazione tra Ministero della Salute e le Regioni, è emerso che, in Campania, il 21% dei bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni risulta obeso, il 28% sovrappeso e solo il 51% risulta normopeso o sottopeso. Un dato preoccupante, se si considera che il 60% dei bambini e degli adolescenti obesi corre il rischio di restare tale anche in età adulta e che l’obesità e il sovrappeso in età evolutiva tendono a favorire lo sviluppo di gravi patologie, quali il diabete e le malattie cardiovascolari.

“Il problema della cattiva alimentazione dei bambini – ha aggiunto Cappella – chiama  in causa  non solo le famiglie, ma anche gli insegnanti, i dirigenti scolastici e tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nel  servizio di refezione scolastica. A tal proposito, con ‘Ri-Facciamo Merenda’ ci prefiggiamo di favorire il graduale utilizzo, nelle mense scolastiche dell’Alto Casertano, dei prodotti a ‘Km zero’, cioè provenienti dalle aziende agricole locali, con un duplice obiettivo:  somministrare cibi freschi e sicuri ai nostri bambini e ridurre l’inquinamento ambientale”.

L’approccio adottato dal GAL con “Ri-Facciamo Merenda” è coerente con le “Linee guida per l’educazione alimentare nella scuola italiana”, pubblicate dal Ministero dell’Istruzione nell’ottobre 2011, poiché, come ha evidenziato il project manager, Gennaro Di Vincenzo, “il progetto intende costruire una sana e corretta alimentazione intorno ai tre livelli dimensionali, individuati dal Ministero, che circondano i bambini: Famiglia, Scuola e Territorio”.

Due le principali azioni del progetto “Ri-Facciamo Merenda”: la distribuzione di 5mila kit didattico-informativi a studenti e insegnanti delle scuole elementari dell’Alto Casertano; l’organizzazione di sei merende-animazioni in altrettante scuole elementari dell’area, con il coinvolgimento di un circa seicento bambini delle quarte e quinte classi.

Il kit didattico-informativo intende favorire nei bambini l’apprendimento dei concetti base di una sana e corretta alimentazione e, al tempo stesso, fornire a insegnanti e genitori il giusto approccio alle tematiche della nutrizione.

“Elemento centrale del kit è il fumetto, grazie al quale si creerà un collegamento fra scuola e famiglia – ha sottolineato Di Vincenzo – La famiglia Matesini, protagonista del fumetto, accompagnerà i bimbi in un percorso ludico-didattico finalizzato ad acquisire le regole di una corretta alimentazione attraverso la scoperta della Piramide alimentare dell’Alto Casertano, nella quale sono riportati i prodotti tipici del territorio e la frequenza di consumo consigliata”.

Grazie alle merende-animazioni – realizzate con l’ausilio di animatori e nutrizionisti e con la partecipazione attiva degli insegnanti – i bambini impareranno, divertendosi, come alimentarsi correttamente e a conoscere i prodotti tipici. In particolare, la nutrizionista illustrerà la Piramide alimentare dell’Alto Casertano. Si passerà poi al gioco vero e proprio, che prevede l’allestimento di un corner che riprodurrà un supermercato e una cucina in miniatura. I bambini, guidati dagli animatori e con il supporto del kit didattico-informativo, impareranno a distinguere gli alimenti sani dal junk food (cibo-spazzatura) e a preparare merende equilibrate con gli alimenti del territorio.

Le merende-animazioni si svolgeranno tra febbraio e aprile. Il primo appuntamento è fissato per il 10 febbraio a Teano.

Il progetto “Ri-Facciamo Merenda” prevede anche una gara di creatività, rivolta alle classi delle scuole elementari, e un concorso a premi, cui potrà partecipare il singolo bambino con la propria famiglia.

 

 

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