CASERTA – Documento congiunto dei sindacati dell’Asl di Caserta per chiedere una svolta nella gestione dell’azienda sanitaria casertana. A firmarlo le segreterie provinciali di CGIL FP, CISL FP ,UIL FP, FIALS , FSI, CGIL Medici, CISL Medici, UIL Medici, ANPO ASCOTI FIALS Medici, FSI Medici, ANAAO, CIMO, SNAMI, FVM. FESMED.

“Le scriventi Organizzazioni sindacali, considerate le forti criticità organizzative e gestionali che si stanno verificando nella Azienda Sanitaria Locale Caserta, hanno promosso una riunione intersindacale per discutere ed analizzare dettagliatamente le molteplici disfunzioni rilevate. Dalla discussione è emersa chiaramente la difficoltà delle OO.SS. maggiormente rappresentative ad intrattenere corrette relazioni sindacali con la Direzione strategica della ASL. Relazioni sindacali che si possono riassumere sinteticamente in una mancanza costante di consultazione e di confronto sistematico e responsabile sui principali atti di riorganizzazione adottati negli ultimi mesi. Adottare iniziative organizzative prima di un confronto di merito sulla mission aziendale e sulla pianificazione e programmazione territoriale dei servizi per la salute, rappresenta una violazione e delegittimazione delle prerogative sindacali. L’istituzione di dipartimenti e di coordinamenti distrettuali, la mobilità del personale e la riconversione di alcune strutture ospedaliere, il conferimento d’incarichi dirigenziali in deroga alle norme vigenti, rappresentano solo alcuni emblematici esempi di una mancata consultazione e confronto, soprattutto quando tutto questo avviene alla vigilia della emanazione delle linee guida regionali sugli atti aziendali delle aziende sanitarie. Inoltre, con la incessante applicazione di tagli ai costi dei servizi e del personale, si riducono i fondi contrattuali e di conseguenza si penalizzano fortemente le retribuzioni dei lavoratori. Queste condizioni ingenerano tensioni e malumori tra il personale e possono incidere negativamente sulla quantità e qualità dei servizi resi. Pertanto, le scriventi OO.SS. chiedono il ripristino di corrette relazioni sindacali che privilegino il confronto preventivo. Chiedono, inoltre, la sospensione degli atti descritti, nelle more di un confronto urgente e articolato sulle iniziative gestionali da intraprendere per salvaguardare la qualità dell’assistenza e il potere salariale dei lavoratori”.

 

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