«Ogni 20 secondi muore un bambino. Ogni 20 secondi deve suonare un campanello d’allarme. Sono convintoche insieme all’UNICEF possiamo raggiungere ogni bambino. Raggiungere il 100%. Vacciniamoli tutti». Con queste parole Amaurys Perez ha lanciato la campagna internazionale dell’UNICEF “100% Vacciniamoli tutti”.

Presente ieri sera ad Aversa, Amaurys Perez ha lanciato – facendo suonare un piccolo campanello, simbolo della campagna –  una grande mobilitazione per raccogliere i fondi e salvare fino all’ultimo bambino, anche il più difficile da raggiungere, che rischia la vita per malattie che si possono prevenire con un vaccino.

«Sono felice e mi sento orgoglioso di essere qui accanto all’UNICEF. Ad oggi ciò che posso fare è unirmi all’appello per aiutare a raccogliere fondi destinati a raggiungere quanti più bambini possibili per salvarli grazie alle vaccinazioni» ha aggiunto Amaurys Perez.

La campagna internazionale “100% Vacciniamoli tutti” è stata lanciata dall’UNICEF per sostenere i programmi di immunizzazione in 8 Stati, dove si concentra oltre un quarto della mortalità infantile nel mondo:Afghanistan, Angola, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Ciad, Nigeria, Pakistan, Sud Sudan e Yemen.

“In questi paesi circa 6 milioni di bambini non sono ancora vaccinati: molti di loro vivono in zone remote, senza accesso ai servizi sanitari di base a causa di conflitti, povertà, mancanza di un sistema sanitario o tensioni sociali”, ha spiegato la presidente regionale Margherita Dini Ciacci. Presente anche Emilia Narciso, presidente provinciale di Caserta dell’Unicef e Cecilia Amodio, dirigente dell’Istituto Comprensivo ‘Cimarosa’. Anche l’Amministrazione comunale di Aversa, guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco, non ha fatto mancare l’appoggio alla campagna ‘100% vacciniamoli tutti’ con gli assessori Ninì Migliaccio e Guido Rossi. “Aversa già da oltre un anno – ha spiegato Guido Rossi – è città amica dei bambini. Abbiamo già ospitato numerose manifestazioni Unicef e quando Unicef chiama, Aversa risponde sempre Presente!”

 

 

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