“Il professore Gaetano Liccardo è stato una figura di grande prestigio, uno dei protagonisti assoluti del mondo culturale ed accademico della provincia di Caserta. Il suo nome è legato ad alcune delle esperienze più importanti che in questa terra hanno preso corpo nei decenni scorsi”.
A dichiararlo è stato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, intervenuto stamani al convegno dal titolo ‘Gaetano Liccardo tra Università ed Europa’ svoltosi nell’aula a lui dedicata presso il dipartimento di Scienze Politiche ‘Jean Monnet’ di viale Ellittico a Caserta.
“La sua tenacia, il suo spessore culturale, la sua autorevolezza – ha continuato Zinzi – hanno fatto sì che in provincia di Caserta si gettassero le basi per la creazione di una realtà universitaria che, di anno in anno, si è imposta a livello nazionale, crescendo costantemente in termini di efficienza e credibilità. Il professor Liccardo, assieme ad altri illustri studiosi quali Gennaro Franciosi ed Antonio Villani, è stato uno degli ispiratori della nascita di un autentico “Polo Giuridico” all’interno dell’istituzione universitaria. Le grandi qualità di Liccardo, poi, si esplicitavano anche nella sua capacità di guardare avanti, di preconizzare scenari futuri con ampio anticipo.
Un esempio di ciò è costituito dal grande convegno organizzato alla Reggia di Caserta nel giugno 1996 sul tema “L’unione economica, monetaria, finanziaria e sociale europea: procedure operative e tempi di attuazione”. Un evento di grande livello, realizzato in collaborazione con la Commissione Europea, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che vide confrontarsi a Caserta alcuni dei più grandi giuristi, economisti ed esponenti del mondo accademico a livello nazionale ed internazionale. Per tutte queste ragioni, il tributo che noi tutti rivolgiamo a Gaetano Liccardo appare doveroso, un giusto omaggio ad un uomo che ha contribuito in maniera determinante alla crescita del patrimonio culturale della nostra terra”.