CASERTA – Ancora una volta dal nostro Sud viene fuori un messaggio inquietante contro la cultura ed ogni speranza di riscatto civile ed umano per le nostre terre. Da tempo sostengo che la vera lotta alla camorra ed alle mafie si farà ancora più dura dopo le condanne e gli arresti di tanti criminali. Avevo il timore di atti clamorosi e violenti.

 

Con il rogo di Città della Scienza eccone uno a cui nessuno avrebbe mai pensato. A dire il vero nella storia della nostra umanità ricordo solo un atto peggiore di questo: i roghi di libri dei nazifascisti nelle piazze d’Europa durante la dittatura! Anche nelle piazze del sapere dobbiamo mettere in campo tutte le risorse possibili per evitare che con il rogo muoia uno dei tentativi più belli di diffusione e sperimentazione della cultura e della conoscenza, come fattore di coesione sociale e di sviluppo locale.

Per questo sosteniamo la campagna di solidarietà e l’appello per “Ricostruiamo subito Città della Scienza” come un bene comune primario – vedi l’evento che organizzeremo Venerdì 8-03-2013 ore 17,00 nella Aula G Piano ex Dipartimento Psicologia SUN, via Vivaldi 43 Caserta, con la prime significative adesioni già pervenute, come quelle del prof. Raffaele Martone (Pro Rettore SUN), di Antonio d’Onofrio e Sergio Vellante (docenti SUN), di Ugo Biggeri (Presidente Banca Etica), Luciano Morelli (presidente Confindustria Caserta), di Antonio Lucisano (Direttore Consorzio DOP Mozzarella), Luigi Carrino (Università Federico II), Camilla bernabei (Segretaria CGIL Caserta), Amilcare Acerbi (Pedagogista), Ferruccio Diozzi (Cira), Alfredo Loso (Presidente AIF Campania), Gianni Cerchia (storico)Maria Rosaria Iacono (Italia Nostra), GFranco Tozza (Legambiente), Anna Giordano (Coasca), Giuseppe Messina (Agronomo) e tanti altri cittadini/e.

 

Napoli e la Campania non possono permettersi di perdere uno dei pochi, se non l’unico, progetto per il futuro realizzato negli ultimi 20 anni – a Bagnoli ma non soltanto lì – fonte di reddito per 200 persone (a cui va aggiunto tutto l’indotto), uno dei pochi centri in grado di ripensare e immaginare un’altra città. In questo momento di forte sofferenza bisogna ricostruirlo, migliorarlo, aggregare intorno a questa tragedia le forze migliori e le energie giovani. Ricostruire quel luogo per imparare a ricostruirne – e ripensarne – altri cento. Per non lasciare spazio a economie illegali e criminali, per invertire il segno del declino, perché il degrado non si divori un altro pezzo di territorio. Bisogna individuare i responsabili: non soltanto dell’incendio, ma coloro che con il proprio contegno impediscono a Napoli di essere migliore. In attesa che le istituzioni si mettano in moto, “è possibile”, dicono da Città della scienza, “contribuire alla ricostruzione: è disponibile un conto corrente, intestato a Fondazione Idis Città della Scienza – IBAN IT41X0101003497100000003256 – causale Ricostruire Città della Scienza – questo è l’unico conto corrente dove esprimere il vostro sostegno – grazie di cuore”.

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