Con sentenza emessa dalla I sezione del Tar Campania presieduta da Antonio Guida, sono stati respinti i 4 ricorsi presentati contro la regolarità delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dei Delegati svoltesi in data 27 marzo 2011, dai primi non eletti della lista Riscossa nelle 4 fasce di contribuenza, rispettivamente Maria Gianfrancesco, Raffaele Ferraiuolo, Pasquale Mastrangelo ed Ernesto Vertucci, che chiedevano l’annullamento di tutte le operazioni elettorali e la conseguente decadenza degli attuali organi di governo del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano presieduto dal Prof. Pietro Andrea Cappella, costituitisi in giudizio attraverso l’avv. Luigi Maria D’Angiolella per opporsi alle richieste dei ricorrenti.
Il dispositivo depositato in cancelleria a seguito della udienza di merito svoltasi lo scorso 21 dicembre, confuta uno ad uno i diversi motivi e le ipotetiche irregolarità ed illegittimità perpetratesi durante il voto che portò all’elezione in seno al parlamentino consortile di 14 consiglieri di Campagna Amica e di 11 consiglieri della Riscossa, sancendo così la vittoria elettorale della compagine ispirata dalla Coldiretti e guidata da Cappella. Nella fattispecie, il ricorso si fondava sulla mancata ammissione, da parte dei presidenti di seggio, delle deleghe recanti l’autenticazione della sola firma del delegato, secondo quanto previsto all’articolo 23, comma 6 della legge regionale n. 04 del 25/03/2003, e sulla contestuale accettazione di quelle deleghe dove era la firma del delegante ad essere autenticata, sulla inidoneità della strutturazione dei seggi e sull’omesso adeguamento dello Statuto consortile alla legge regionale sulla riduzione dei componenti degli organi di governo, oltre a diversi altri motivi che sono stati tutti bocciati dai giudici amministrativi che hanno ritenuto legittimo l’operato del Consorzio, perfettamente regolari tutte le operazioni di voto, dal comportamento dei presidenti di seggio al prolungamento dell’orario di apertura degli stessi, e pienamente garantito il diritto di voto a tutti i consorziati, legittimando così la nomina degli attuali vertici consortili attraverso una serie di argomentazioni, citazioni giurisprudenziali, riferimenti a leggi e disposizioni codicistiche contenute in ben 18 pagine che hanno portato al rigetto in toto dei 4 ricorsi. Grande soddisfazione per la sentenza è stata espressa dal presidente Cappella che, nel ricordare come “da parte nostra ci sia sempre stata la convinzione della regolarità di elezioni liberamente e democratiche partecipate da tanti consorziati”, ha espresso l’auspicio che “ora il tempo delle liti e dei contenziosi sia realmente terminato, data anche la chiarezza della sentenza, e lasci spazio all’impegno e al lavoro di tutti noi per risolvere le tante problematiche che attanagliano l’Ente, nell’esclusivo interesse dei consorziati e dei dipendenti”.