La violenza sulle donne è un reato, probabilmente il reato più a lungo nascosto e “giustificato” nella nostra storia: un numero elevatissimo di uomini lo commette e solo una piccola parte di questi viene perseguita e ancora meno sono coloro che si rendono conto delle conseguenze che producono sulle loro partner o ex partner. Per queste ragioni, in concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere ha contribuito a “fare luce” su un fenomeno delittuoso che nella maniera più assoluta non può e non deve essere sottovalutato. “Le farfalle tornano a volare”, questo il titolo dell’iniziativa messa in campo presso il teatro Garibaldi. Un titolo finalizzato a ricordare il nome in codice ‘Mariposas’, appunto farfalle, che le sorelle Mirabal usarono durante l’opposizione al regime di Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblicana Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. La Giornata, promossa ed organizzata dall’amministrazione comunale, ha riscosso notevole successo sia in termini di partecipazione che, soprattutto, nei termini dei contenuti e dei contributi forniti alla causa: arte e cultura messe al servizio della lotta contro la violenza di genere. L’evento del teatro Garibaldi, la cui facciata per l’occasione è stata colorata di arancione al pari dei più famosi monumenti di tutto il mondo, si è articolato in due momenti. Emozioni e sorrisi si sono librati dal palco durante una mattinata che ha visto protagonisti i tantissimi giovani delle scuole cittadine medie e superiori che hanno portato in scena cortometraggi, poesie, balli e rappresentazioni artistiche attraverso i quali hanno lanciato concreti segnali di speranza. Artisti di primissimo livello si sono invece esibiti la sera: immagini, suoni, balli e recitazione per denunciare la violenza, non solo fisica, ma anche la mercificazione di cui spesso sono vittime le donne nella nostra società.