ALIFE – Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace campana di origine casertana, attivista e Testimonial per la Pace e i Diritti, definita la Joan Baez mediterranea, é stata ospite nell’ ambito dei festeggiamenti patronali celebratisi nell’ultimo week-end nella città di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. In merito al suo notevole impegno sociale e civile, l’artista per la Pace é stata insignita di importanti
riconoscimenti, quali: il Premio Unicef, il premio nazionale per la Legalità Paolo Borsellino, la Colomba della Pace, il premio internazionale Cartagine e altri prestigiosi premi. Insieme alla nuova “Guitar white per la Pace”si é potuti assistere ad una vera e propria lezione di Pace e di Beni Comuni in piazza.

L’attivista e Testimonial di Pace infatti, ha parlato di Pace, di Ambiente,di ll egalità, di  lotta all’ingiustizia, di impegno sociale e civile, di solidarietà, di difesa dell’ Acqua e della coerenza con il proprio credo. E’ stata quindi data la possibilità a molte persone di riflettere una volta tanto su argomenti fondanti sui quali poco si parla, ma che dai quali dipende proprio il futuro e la vita di tutti. Argomenti di cui si tratta negli incontri scolastici. AE’ stata fatta una specie di lezione di scuola in piazza, tra musica e altro. La piazza affollata di gente che con il passar del tempo si riiempiva sempre più. Di fronte al palco su cui si é esibita la cantautrice pacifista, c’erano gli sguardi delle persone adulte, tra queste in prima fila alcuni bambini, seduditi a terra sopra un tappeto, ai quali la testimonial della Pace vi si rivolgeva spesso,  . Il pubblico ha ascoltato tra stupore e un certo imbarazzo, senza muovere un ciglio.Beh, l’imbarazzo di ascoltare parole e linguaggi non usuali. Magari si facessero più spesso questi incontri- spettacolo! La cantautrice attivista non ha mancato di porre domande al pubblico presente, anche provocandolo in un certo senso- ovviamente nel senso positivo della parola- così come solitamente fa nei suoi interventi.. Tutti sono ono rimasti sino all’ultimo. Beh, la Pace ha un costo, richiede sacrifici, ma se la missione viene svolta con servizio, alla fine compie anche i suoi  miracoli, come il “miracolo del Pane” che si moltiplica a dismisura, dopo avere atteso il tempod ella lievitazione….Un giorno Gesù, Profeta e re della Pace,  disse ai suoi discepoli: “Andate nel mio nome e portate il lieto annuncio. Se vi accoglieranno in quella città la vostra Pace scenderà su di loro. Se invece non vi accoglieranno volgete le spalle e scuotete la povere di dosso”. “In questo caso- ha riferito Agnese-  credo che la Pace sia scesa su questa comunità, ma é solo l’inizio, in quanto bisognerà lavorarci assiduamente per far passare la lezione spiegata durante la serata.. E non basta ccertamente un concerto serale per far comprendere questi argomenti. Bisogna lavorarci. Ecco perché c’é bisogno di un’altra cultura, lavoriamoci. Siate Costruttori di Pace”- ha concluso al termine della serata nel salutare il pubblico! Con buona Pace per chi legge. E’ ora di voltare pagina.  La presenza di Agnese Ginocchio, é stata reso possibile grazie all’impegno del Comitato patronale costituito da molti giovani, sotto la guida del parroco padre Marco Di Brita, missionario anche lui, e al prof. Giovanni Orsogna, diacono, impegnato nella sua scuola sui percorsi educativi. Tutti insieme infatti hanno pensato di celebrare  diversamente quest’anno la Festa patronale dando alla comunità l’opportunità di riflettere sulla Cultura e l’Arte impegnata che sa fare la differenza. Un plauso dunque a questo Comitato patronale. Da prendere come esempio!.Le feste patronali infatti,  il cui obiettivo é quello del fare “comunità” , devono avere esclusivamente lo scopo di far riflettere sui problemi che ci circondano, e l’ impegno di cercare soluzioni comuni per abbattere gli ostacoli che impediscono la crescita sociale, evitando ogni distrazione e dispersione totale, come purtroppo capita assistere spesso.(Comunicato stampa)

 

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