SAN CIPRIANO – L’associazione “FormAzione Viaggio nelle Terre di Don Diana” con sede legale in San Cipriano d’Aversa e sede operativa in Casal di Principe, entra a far parte della autorevole“Associazione Italiana Turismo Responsabile”.

Un importante riconoscimento per l’associazione e per tutta la rete del Comitato don Diana – Libera Caserta, che da anni si confronta con tantissime realtà italiane e straniere. Ad Aprile 2013 approdiamo ad uno dei più prestigiosi saloni mondiali del turismo, la Borsa Mediterranea del Turismo (BMT) di Napoli, dove abbiamo presentato un turismo sociale e responsabile fatto di volti e di vite, che vuole far riscoprire le radici culturali, rilanciare le bellezze naturali ed architettoniche, ancora inesplorate, e rivalutare l’intero territorio a partire dal riutilizzo sociale dei beni confiscati alla camorra. (Programmi e itinerari visionabili su www.visiterre.it) Con le visite guidate nei luoghi di interesse della provincia di Caserta, da Aversa normanna al millenario santuario di Villa di Briano fino ai piccoli incontaminati borghi del casertano, lo scopo è far conoscere paesi e luoghi che per troppo tempo sono stati dimenticati ed oltraggiati da chi li ha rovinati e da chi si è arricchito sulle rovine. Paesi, gente, popoli che ora desiderano farsi ri-conoscere in un’ottica di riscatto e di cittadinanza attiva perché è questa che vivono. Non il solito viaggio dell’era globalizzata, all’interno del quale ogni cosa sembra essere già vista e vissuta e tutto concorre solo a fare numero. Il Viaggio sulle terre di don Peppe Diana tocca le corde del cuore, che ti fa sorridere, sperare, desiderare e commuovere e ripercorre il patrimonio storico culturale lungo ponti di usanze, cucina e buone pratiche. Immagini, colori, musica, memoria e rinnovato impegno vero e tangibile, tutto è un’ esperienza piena e coinvolgente, che non può lasciare indifferente. Un viaggio sui beni confiscati e restituiti alla collettività e nei luoghi di interesse della provincia di Caserta, nel quale s’incontrano testimoni di giustizia, familiari di vittime innocenti di camorra, che nel ricordo hanno rifondato una nuova esistenza, scrittori, magistrati, giornalisti, per capire insieme i cambiamenti della società: nell’economia, nell’informazione, nella politica. L’associazione è impegnata con una rete di soggetti del terzo settore all’ ampio progetto “La RES – Rete di Economia Sociale” che intende promuovere un modello di sviluppo locale integrato fondato sull’infrastrutturazione di economia sociale in grado di rendere produttivi i patrimoni immobiliari confiscati alla criminalità organizzata, perseguendo l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. Fra gli obiettivi, la valorizzazione delle risorse territoriali esistenti, la rete di soggetti sociali, la terra, la costa, i beni confiscati alle mafie, la presenza d’immigrati, attraverso strumenti e strutture che si richiamino ai principi dell’economia sociale, con attività che servano a creare occupazione e a costruire coesione sociale. Il progetto, che ha una partnership di 32 soggetti pubblici e privati, è promosso dall’APS “Comitato don Peppe Diana”. I prossimi mesi estivi saranno caratterizzati da una massiccia presenza di persone: Oltre ai gruppi che vorranno fare un’esperienza di turismo responsabile, centinaia di persone già si sono prenotate per le settimane di campi di studio e volontariato promossi da “Libera, nomi e numeri contro le mafie” sui beni confiscati a Castelvolturno, Maiano di Sessa, San Cipriano, Casal di Principe. Centinaia parteciperanno alle tappe del “Festival dell’ impegno civile” che anche quest’anno si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Migliaia di giovani ancora arriveranno per il meeting nazionale dei giovani focolarini, per non parlare dei tirocini formativi che svolgeranno studenti italiani e stranieri presso le cooperative sociali e le associazioni della rete del “Comitato don Diana”.

 

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