CAPUA – “A de Magistris mi rivolgo come farebbe il suo leader di partito, Antonio Di Pietro: che c’azzeccano lui e il suo vice Sodano con il gassificatore di Capua?”. Così il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, ha commentato le dichiarazioni del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Mattino” aveva parlato di Capua come il luogo in cui dovrebbe sorgere un termovalorizzatore capace di accogliere anche i rifiuti di Napoli e della sua provincia: “De Magistris e Sodano – ha aggiunto Zinzi – la smettano di fingere di non sapere cosa prevede il Piano Regionale dei rifiuti, appena approvato dalla Giunta Regionale.

Nel Piano, che è l’unico documento ufficiale che fa fede, è scritto chiaramente che sono previsti un termovalorizzatore a Napoli Est e un gassificatore a Capua della portata di 90mila tonnellate, che deve servire solo ed esclusivamente la provincia di Caserta. De Magistris e Sodano imparino a leggere gli atti e ad essere, una volta tanto, responsabili, abbandonando la sterile propaganda populista che li contraddistingue e pensando a lavorare e a programmare per evitare nuove emergenze nel loro territorio che, c’è da scommetterci, proverebbero a scaricare sulle altre realtà regionali”. Zinzi, poi, ha fatto riferimento anche alla situazione dell’impianto Rfg di Trentola Ducenta, per il quale, secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa, il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, avrebbe manifestato un interesse ad un suo utilizzo per lo smaltimento dei rifiuti organici della città di Napoli: “Leggo – ha proseguito Zinzi – che Sodano avrebbe messo gli occhi sull’impianto Rfg di Trentola Ducenta. L’arroganza di certi personaggi lascia senza parole. Sodano e il suo sindaco la smettessero di pensare che Caserta e le altre province campane sono dei loro feudi, dove scaricare quei problemi che non sono in grado di risolvere a casa loro. Gli amministratori della città di Napoli devono capire che, così come abbiamo fatto noi, bisogna lavorare per rendere autosufficiente il proprio territorio nello svolgimento del ciclo integrato dei rifiuti, senza utilizzare le altre province come sversatoi”.

 

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