PIEDIMONTE MATESE – Licenziamento illegittimo e reintegrazione nel posto di lavoro del dipendente Ciro Buondonno oltre al pagamento degli stipendi arretrati, non versati, unitamente al risarcimento dei danni procurati ed alle spese processuali affrontate. E’ stato il giudice del lavoro di Caserta ad emettere il provvedimento che ha annullato il licenziamento inflitto dall’agenzia delle entrate di Piedimonte Matese nell’ottobre 2010 a carico di Buondonno.
A motivare la decisione del magistrato la violazione del principio di immediatezza, vale a dire di contestazione degli eventuali addebiti da attivare, in ogni caso, in tempi ragionevoli, nell’ambito di un giudizio disciplinare: ”..sussiste il fumus boni juris( uno dei requisiti del giudizio d’urgenza ndr) dell’illegittimità del recesso intimato con provvedimento del 5.10.2010 siccome in violazione del principio di immediatezza della contestazione , risalente al 16.6.2010, a fronte dei fatti conosciuti o,in ogni caso, ragionevolmente conoscibili, sin dal dicembre 2008-gennaio 2009 e ciò esime il giudicante dall’esame delle altre censure mosse dalla ricorrente che, soprattutto avuto riguardo alla natura cautelare del giudizio( in base all’articolo 700 del codice di procedura civile per i giudizi d’urgenza ndr) , restano assorbite…”. Determinante ,dunque, rispetto alla serie di motivi e rilievi presentati, il mancato rispetto del principio di immediatezza del diritto alla difesa così come presentato dell’avvocato difensore Pietro Troianiello . Il licenziamento era stato attivato da parte dell’ufficio tributario con l’addebito, a carico del dipendente di “avere abusivamente operato delle correzioni all’anagrafe tributaria con accesso al sistema con un indebito rimborso iva” ad un’impresa matesina nel maggio 2006. Fondate, e provate, anche le ragioni economiche, nel giudizio cautelare(il cosiddetto periculm in mora in attesa del giudizio di merito), perché il ricorrente non ha altri redditi ed è costretto ad affrontare consistenti spese mensili: da qui l’ordine di ripristinare la situazione lavorativa con la reintegra.
Michele Martuscelli