CASERTA – Il problema del tabagismo nella provincia di Caserta è particolarmente esteso nelle varie fasce d’età come si è avuto modo di rilevare nel corso di indagini conoscitive e di interventi di prevenzione, effettuati nel periodo 2009-2012 dal Centro Antifumo del Dipartimento Dipendenze dell’ASL Caserta, nelle scuole, in luoghi di aggregazione giovanile e negli ospedali.

Per questo motivo il Direttore Generale dell’ASL Caserta, Paolo Menduni, ha ritenuto opportuno ampliare l’attuale offerta di prestazioni sanitarie per la cessazione del fumo, estendendo l’esperienza del Centro Anti Fumo di Aversa anche a  Caserta, trovando una idonea collocazione presso la sede del Distretto sanitario 12,  in via Paul Harris 79, al secondo piano del Palazzo della Salute.

Il centro, cui si accede su prenotazione, sarà aperto a partire da domani 3 ottobre,  tutti i mercoledì pomeriggio.

L’avviamento del nuovo servizio, segue a distanza di quattro anni l’inaugurazione di quello di Aversa, ubicato in via S.Lucia che, oggi, può vantare,  sulla base del follow-up dei pazienti seguiti per il tempo previsto di un anno, un buon 35% di utenti che hanno mantenuto l’astensione completa dal fumo, diventando così ex-fumatori.

“Che il fumo sia una dipendenza costosa in termini economici e sanitari è oramai risaputo, dichiara Antonio D’Amore, direttore Dipartimento Dipendenze, se effettuiamo un calcolo approssimativo dei risparmi derivanti dalla modifica delle abitudini delle persone che con successo, nel 2011, si sono rivolte al Centro Anti Fumo di Aversa,  possiamo dire di aver prodotto un risparmio di circa 330mila euro. Non solo, ma se si calcola anche un recupero, in termini di salute, di circa dodicimila giorni di vita, senza considerare gli ulteriori ed inevitabili aggravi associati al fumo: assenze per malattie, mediamente del 30% in più nei fumatori, costi sanitari, danni da fumo passivo, morti premature e così via,  il risparmio è quantificabile in milioni di euro.”.

Da questo semplice esempio si può comprendere come i costi sociali del fumo possano incidere pesantemente sulla sanità pubblica e come, uno degli investimenti più redditizi in ambito sanitario, possa essere proprio la lotta al fumo di tabacco.

 

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