CASERTA – In occasione del duecentesimo anniversario della morte di Francesco Daniele (nato a San Clemente di Caserta. l’11 aprile del 1740 ed ivi  spentosi il 14 novembre 1812), domenica 24 maggio 2012, l’Archivio di Stato di Caserta, l’Associazione Culturale “Francesco Durante” e il Centro Studi per la Ricerca e la Didattica della Storia “Francesco Daniele” hanno organizzato un evento celebrativo articolato in quattro momenti. La manifestazione si terrà in nel Palazzo Pagano-Daniele in San Clemente di Caserta, generosamente messo a disposizione dalla Fondazione “Teresa Musco”, presidente rev. Franco Amico.

L’evento si aprirà alle ore 18 col convegno organizzato dal Centro Studi per la Ricerca e la Didattica della Storia “Francesco Daniele”, teso ad illustrare alcuni aspetti del ricco panorama culturale della Napoli della seconda metà del Settecento e delle importanti correnti intellettuali ed artistiche che lo attraversarono. A Napoli, che, come Parigi, era un’autentica capitale della cultura europea con un’intensissima attività teatrale e musicale, si incrociavano e coesistevano in quel periodo sia la  cultura “alta” che quella popolare, sia le istanze erudite tradizionali che le forti sollecitazioni del pensiero riformista illuminista. In questa temperie di grande rilievo artistico e culturale, dove era presente la grande musica di Paisiello e Cimarosa, Daniele strinse rapporti di amicizia con uomini come Antonio Genovesi, e Vincenzo Cuoco e svolse la sua raffinata attività di epigrafista e “regio istoriografo”, succedendo in questo incarico al grande Giambattista Vico. Sono previsti gli interventi di: Felicio Corvese, La cultura a Napoli alla fine del ‘700 e le disavventure della virtù civile; Giuseppe De Nitto, Francesco Daniele e Giovanni Battista Bodoni; Olindo Isernia,Erudizione e storiografia al tempo di Francesco Daniele; Alessio Maione, Musica e potere. Napoli 1799 , tra colto e popolare Inoltre, sarà possibile visitare la mostra documentaria “Francesco Daniele: appunti per una biografia”, realizzata dall’Archivio di Stato di Caserta, a cura di Aldo Santamaria, Giovanna Daniele, Pietro Di Lorenzo, Domenico Nicolas Migliore; allestimento di Carlo Artiere Alle ore 20.15, l’Associazione “Durante” curerà la visita guidata al palazzo e al contesto urbano antico di San Clemente. Chiuderà la manifestazione, con inizio alle ore 20.30, in concerto “L’universo cembalistico di Cimarosa” eseguito da Pietro Di Lorenzo (clavicembalo).Le 87 sonate certe di Domenico Cimarosa (un’altra decina sono state ritrovate nell’ultimo decennio) costituiscono un importante capitolo nella non certo vasta produzione strumentale del compositore aversano. Incerta la destinazione strumentale delle sonate: il fortepiano (come riportato sul frontespizio del manoscritto principale, oggi a Firenze) o il clavicembalo (un’altra fonte manoscritta). In effetti, furono composte nel periodo in cui il clavicembalo declinava nel favore del pubblico, principalmente per ragioni di debolezza sonora e di incapacità di incontrare il gusto timbrico dell’epoca. Le sonate cimarosiane trovano un preciso parallelo nella produzione sonatistica di Domenico Scarlatti (quasi 7 volte più numerosa, precedente di circa mezzo secolo), di cui recupera certo funambolico virtuosismo toccatistico. La cifra musicale più profonda dei brani è, però, nella straordinaria forza melodica, nella potente evocazione del dorato mondo vocale dell’opera (buffa e seria), nella efficace imitazione dei colori strumentali dell’orchestra. Le sonate, così, sembrano descrivere caratteri ed emozioni, dal patetico al comico, con sonorità variabili dal fragore orchestrale all’intimità del recitativo secco. L’evento è parte del festival  “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno”…., giunto quest’anno alla sua XIX edizione (www.trionfo.altervista.org).

 

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