CASERTA – CGIL-CISL-UIL di Caserta, nel quadro delle iniziative di lotta e di protesta contro la manovra varata dal Governo e finalizzate all’apertura di una trattativa per modificarne i contenuti nel segno dell’equità sociale, indicono per lunedì 12 dicembre 2011 tre ore di sciopero di tutte le categorie ad eccezione di quelle della scuola ,dell’Università e dei pubblici servizi.
Questi comparti effettueranno uno sciopero generale di otto ore il giorno lunedì 19 dicembre.
Le tre ore di sciopero saranno impiegate in una manifestazione con concentramento a Piazza Ferrovia a Caserta che terminerà con un presidio di massa davanti alla Prefettura.
La manovra messa in atto dal Governo è una manovra pesante, iniqua e di segno fortemente recessivo: essa colpisce in primo luogo il sistema pensionistico già più volte riformato negli ultimi anni, mettendo insieme il contributivo pro-rata per tutti, l’allungamento dei contributi necessari per la pensione di anzianità oltre i 40 anni, l’allungamento dell’età necessaria per la pensione di vecchiaia, la penalizzazione per chi va in pensione di anzianità.
Vengono sconvolte in questo modo le aspettative di vita e di reddito di persone che hanno dedicato 40 anni al lavoro, mentre nulla viene fatto sulle “casse speciali”, sui privilegi corporativi, sui costi della politica.
La manovra inoltre colpisce i pensionati tramite la mancata rivalutazione delle pensioni a partire da quelle di 960 euro lorde, che significa condannare chi possiede solo quel reddito ad una vita di sacrifici intollerabili, mentre i grandi patrimoni non vengono toccati.
L’aumento ulteriore dell’aliquota IVA e dell’addizionale IRPEF, non compensata da una riduzione del carico fiscale sul lavoro dipendente e le pensioni, non solo comporta una riduzione secca del potere d’acquisto, ma ha anche un segno fortemente recessivo che incide pesantemente sullo stesso obiettivo di uscire dalla crisi in atto e di sottrarsi strutturalmente dalla speculazione sul debito sovrano dell’ Italia e sull’euro.
Nella stessa direzione va la reintroduzione dell’ICI, peggiorata dall’aumento degli indici catastali, che colpisce indiscriminatamente pesando di più su chi possiede solo la casa in cui abita e ancor di più quelli che la stanno ancora pagando attraverso un mutuo; mentre continua a mancare un intervento sui grandi patrimoni e un intervento forte e serio sui costi della politica e delle istituzioni.
Tutte queste misure, che colpiscono i soliti noti, quelli che pagano le tasse, mentre si fa poco per combattere un’evasione fiscale da 120 miliardi all’anno, sono state prese senza nessuna forma di concertazione vera con quelle parti sociali sulle quali ricade solo l’onore di pagare il conto di un menù scelto da altri.
In particolare CGIL-CISL-UIL di Caserta ritengono che l’insieme di questa manovra avrà effetti ancor più devastanti sul Mezzogiorno e sull’economia di un territorio come il nostro già immerso in una crisi gravissima dell’apparato produttivo e dell’occupazione, una crisi che sta ulteriormente falcidiando il livello di vita dei lavoratori e dei pensionati che pagano il costo ulteriore dei servizi sociali che mancano e di quelli che vengono ridotti.
Pertanto CGIL-CISL-UIL di Caserta sollecitano le forze politiche del territorio, le istituzioni locali ad esercitare una forte pressione democratica sul Governo e sulle forze parlamentari per modificare la manovra nel segno dell’equità sociale e della crescita e per riaprire una fase di concertazione vera con le forze sociali.
Lo sciopero del giorno 12 dicembre,infatti, è solo l’inizio di una serie di iniziative unitarie di CGIL-CISL-UIL che, a livello nazionale, avranno una prima articolazione con presidi a Roma:
il giorno 12 e 16 a Piazza Montecitorio;
i giorni 13 e 14 presso Piazza del Pantheon;
il giorno 15 presso Piazza SS. Apostoli
il 17 presso Piazza Montecitorio.