MATESE – “Le istituzioni vanno sempre rispettate e non devo essere messe in discussione da nessuno”. Più determinato e combattivo che mai, il presidente in carica del parco regionale del Matese, Giuseppe Falco, specie se ha al suo attivo un bilancio dell’anno che sta per chiudersi decisamente positivo nonostante le difficoltà gestionali e finanziarie. Parole, quelle di Falco pronunciate nel corso della conferenza stampa, a seguito di alcune domande, riferite al mancato invito ad un incontro promosso dalla presidenza del consiglio regionale(“sono rimasto sconcertato”).
Ma prima di commentare le ultimi vicende come l’annullamento della delibera della giunta Caldoro che aveva ridotto i poteri presidenziali all’ordinaria amministrazione ed alla delibera di cambio dei presidenti delle aree protette( ancora non pubblicata) , il presidente Falco ha illustrato le attività svolte in quest’anno vissuto intensamente specie in sinergia con il monde delle associazioni( in sala numerosi rappresentanti) e delle realtà comunali(amministrazioni e comunità) annunciando anche gli impegni-obiettivi per il nuovo anno alle porte come lo statuto , il piano di gestione del parco, elementi ancora mancanti, la pressione per la giunta e maggiore risorse organizzative e finanziarie. In primis ha ricordato il completamente e la messa in fruizione di alcune strutture realizzate nell’ambito del Pit-Parco come la casa del parco a S.Angelo D’Alife con spazi messi a disposizione delle associazioni( associazione micologica, Ardea) nell’ambito di una logistica che ospita anche la biblioteca del parco con contributi privati e pubblici( università, istituzioni). L’ambito su cui maggiormente ha insistito il presidente Falco è stato quello relative alle misure di rilancio e conoscenza del patrimonio di biodiversità(“ abbiamo un salvadanaio di ricchezze nelle nostre comunità da tutelare e valorizzare con percorsi di identificazione già tracciati ed avviati”) come il recupero della struttura di Fontegreca adibito a centro studi e ricerche nel campo forestale( una tradizione confermata dal radicamento di aziende ed addetti nel settore che può diventare una filiera del legno con processi di certificazione ambientale) con una tappa ricostruttiva, nell’ampio intervento, al progetto di recupero della frutta antica fatto proprio dal parco con un protocollo d’intesa con l’istituto agrario “Coppola” di Piedimonte Matese. Altro obiettivo richiamato con forza è stata la definizione ed il perfezionamento ( la convenzione con l’amministrazione è stata firmata nel 2010 mentre il 23 dicembre il compromesso con i proprietari privati) della procedura per l’acquisizione del finanziamento di riqualificazione ambientale e restauro dell’area tra le due torri normanne a Castello del Matese(“ un progetto in bilico da quasi sette anni”). Su questo progetto incombe un contenzioso davanti al tar : sono state impugnate le visione del presidente di ricorrere ad una procedura concorsuale per l’aggiudicazione della direzione dei lavori e di consentire il massimo ribasso come modalità di esecuzione delle opere per poco più di due milioni di euro.Il presidente Falco ha anche evidenziato altre strutture da recuperare e mettere nel circuito-rete della fruizione (Castello Matese, Raviscanina dove è stato inaugurata la sede, non ancora attrezzata, per le tradizioni popolari) ma anche eventi-chiave che hanno portato il Matese alla ribalta regionale e nazionale come “Migrandata” promossa insieme a Legambiente : un campo- laboratorio sulle sponde del lago del Matese che diventa teatro e dormitorio di rondini sulle rotte dell’emigrazione(“ il Matese è uno dei più importanti siti italiani per l’attraversamento dell’avifauna”). L’ente parco matesino è stato l’unico ente ad essere ascoltato in sede di audizione della commissione senatoriale per la riforma della legge-quadro in tema di aree protette in cui Falco ha esposto quelli che sono considerati i punti-cardini per la valorizzazione dei parchi: “ si fondano sul principio che gli abitanti devono diventare i custodi del patrimonio ambientale altrimenti non si governano i processi di gestione”).Tra i punti più a cuore nella programmazione a venire Falco ha rimarcato di far leva sulla valenza “planetaria” del fossile “Ciro” per una storia della terra. Ricordati anche le iniziative nel campo dell’educazione didattica ambientale nelle scuole ed i progetti di eco-solidarietà con Telethon. Il futuro prossimo venturo?” Attenderò con serenità l’esito del cambio di presidente. Lo farà nel rispetto delle istituzioni e con le consegne del caso ricevendo il mio successore che , tra l’altro è un amico e con il quale abbiamo lavorato tanti anni , ma non rinuncerò all’azione giudiziaria come discusso nell’ambito del coordinamento dei presidenti”.