Insurrezione popolare contro il proprio sacerdote a Mandre, frazione di Santa Maria a Vico. Don Mario Napolitano si è attirato le avversioni dei suoi fedeli per aver negato l’utilizzo dei locali parrocchiali per festeggiare i 100 anni di nonno Giuseppe Diglio.
‘Per non creare il precedente’, è stato il motivo del diniego. I locali donati alla comunità parrocchiale dal dott. De Tora, da anni sono utilizzati per festicciole, ancor prima c’era l’asilo comunale, chiaramente è a cura di chi li adopera la pulitura, nonché un’offerta alla chiesa. ‘Creare il precedente’, in questo caso, sarebbe stato di buon auspicio, perché se è vero che ogni anno si celebrano centinaia di prime comunioni, cresime e battesimi, volesse il cielo che si festeggiassero altrettanto centenari. Consuetudine vuole che un avvenimento del genere venga festeggiato da tutta la comunità ed è quanto desideravano fare gli abitanti della frazione Mandre, una messa tutti insieme e a seguire la festa per stringersi intorno a nonno Giuseppe, vedovo e padre di due figli. L’anno scorso in occasione dei sui 99 anni, fu festeggiato da tutta la famiglia in un ristorante di Arienzo, essendo cagionevole di salute, pensando di non arrivare al traguardo del secolo, volle alla festa il sindaco di Santa Maria a Vico, Alfonso Piscitelli, che non se lo fece dire due volte e partecipò con gradimento ed emozione ai festeggiamenti. Dopo il no di don Mario, i parenti hanno organizzato diversamente, anche per il compleanno numero 100 è stato invitato il sindaco Piscitelli, che nonno Giuseppe ha visto crescere poiché residenti della stessa frazione, ma resta l’amaro dell’assenza della partecipazione del parroco, a cui nonno Giuseppe , uomo dai valori antichi, quali il rispetto per la chiesa e la gratitudine per quanto la vita gli ha donato, teneva particolarmente. L’episodio ha ingenerato nei fedeli molto malcontento e c’è chi in tono aspro dichiara: “ Strano che l’unico che possa utilizzare lo spazio adiacente la chiesa sia il cane di don Mario”.