PIEDIMONTE MATESE – La biblioteca diocesana “T.d’Aquino” di Piedimonte Matese festeggia i dieci anni di riapertura e o fa con una serie di incontri culturali al servizio della comunità. Ad aprire la serie un libro su una delle figure ancora poco conosciute al grande pubblico ma che ha esercitato un ruolo notevole nella formazione di Chiara Lubich, tra le fondatrici del movimento dei focolari.

L’incontro di lunedì scorso è stato incentrato sulla persona di “Elena Hoehn una donna tedesca che scelse l’ Italia e divenne protagonista della nostra storia” come viene sottolineato. “Un libro tra storia e spiritualità ed un invito alla speranza che viene da tempi difficili” è reso in maniera ancora più efficace il messaggio del volume di cui è autore Armando Droghetti che ha conosciuto il movimento di “ terra/cielo” nel 1959 ed ha avuto la possibilità di disporre e studiare il carteggio ed il materiale epistolare della Hoehn. A raccontare la storia di Elena , oltre all’autore, il docente di storia ed assessore alla cultura Costantino Leuci che ha inquadrato i passaggi storici più significativi della fase finale dell’esperienza fascista ( specie dal 1940 , entrata i guerra dell’Italia ) focalizzando i mutamenti avvenuti in quello che Leuci ha chiamato “l’enigma del consenso” alla luce delle illusioni coltivate dal popolo italiano e poi tradotte in disillusioni e drammi. In questo contesto si è fatto riferimento alle tappe di vita della Hoehn :”durante la guerra nascose in casa sua Giovanni Frignani, l’ufficiale dei carabinieri che arrestò Mussolini (poi liberato dal nazisti a Campo Imperatore ndr) prima di essere scoperta ed inserito nella lista delle persone destinate alle Fosse Ardeatine. Ma l’altro fattore chiave della sua vita è stato l’incontro con Chiara Lubich agli inizio del movimento spirituale che ha preso spazio non solo in Italia . “Con la giovane maestria trentina- scrive Borghetti- l’intesa fu immediata e perfetta. Partecipò alla vita del movimento, tenne una fitta corrispondenza con la fondatrice, ne assimilò il carisma”. L’autore ha sottolineato la convivenza-duplicità di donna mistica e d’azione :” non si è mai astratta ma immessa nel corso delle cose , della realtà. A moderare e stimolare il dibattito la presidente dell’Azione Cattolica diocesana , Cristina Palumbo. Passi e lettere della Hoehn sono stati letti dalla docente Anna Orsi del Meic. Parole di apprezzamento per l’iniziativa da parte del vescovo , Valentino Di Cerbo, per lo spessore della vicenda narrata ed approfondita. Prossimo appuntamento per il 22 dicembre la presentazione del libro “ Chiesa e Risorgimento nel mezzogiorno”.

 

Michele Martuscelli

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