CASERTA-NAPOLI Si profila il rischio di una nuova emergenza rifiuti che potrebbe interessare le due maggiori province della Campania perché da due mesi i circa duemila dipendenti dei Consorzi di Napoli e Caserta non vengono pagati. I lavoratori, infatti, hanno annunciato che da oggi incrocieranno le braccia e bloccheranno gli impianti.

Tra Napoli e Caserta, i lavoratori del consorzio sono in totale 2160, di cui 424 sono in esubero. Entrambi i Consorzi, quello di Napoli e Caserta hanno le casse vuote, i comuni non pagano ma nel contempo usufruiscono del servizio. Alla fine dell’anno i Consorzi dovrebbero essere sciolti ed i lavoratori, insieme a tutti quelli delle ditte private di spazzamento, essere assorbiti dalle società provinciali. Un caos senza precedenti e difficilmente attuabike vista anche la decisione del governo Berlusconi di sopprimere le province ed il contenzioso che ne scaturirà quando le società vincitrici di appalti ed aggiudicatarie della raccolta dei rifiuti urbani si vedranno sottrarre il servizio.

Intanto a Napoli è nuovamente apparso lo spettacolo di alti mucchi di sacchetti maleodoranti accumulati ai lati delle strade, dal centro al Vomero alle peroferie, e si teme che, in mancanza di una rapida soluzione della vertenza, la situazione possa peggiorare. “Siamo seriamente preoccupati – dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale Carlo Ceparano – dell’ arrivo di una nuova emergenza rifiuti a Napoli e provincia. Da giorni a macchia di leopardo ma la città di Napoli ha zone sia al centro che in periferia con cassonetti stracolmi e maleodoranti. Da Mezzocannone al Centro Storico, da Via Salvator Rosa a P.zza Dante fino a Ponticelli e Secondigliano passando per Via Foria e i Tribunali sono tutte zone in fortissima sofferenza”.

“Anche in provincia – continuano Borrelli e Ceparano – alcuni comuni come Quarto, Pozzuoli, Giugliano e Casoria cominciano ad avere zone con una presenza significativa di spazzatura per strada. Il sistema della gestione rifiuti campano è ancora estremamente fragile e lontano da una soluzione definitiva e basta poco per mandarlo nuovamente in crisi facendo precipitare gli eventi. Intanto sul fronte della raccolta differenziata e dei siti di compostaggio regionali siamo ancora lontani da risultati significativi nonostante la buona volontà dei cittadini. Insomma non vorremmo che il problema rifiuti diventasse secondario nell’ agenda politica regionale e ci ritrovassimo all’ improvviso di nuovo in una nuova e drammatica crisi”.

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