AVERSA – Gli ultimi pensieri espressi da Benedetto XVI e le prime riflessioni di Papa Francesco sono state al centro dell’omelia di Mons. Angelo Spinillo di ieri, Giovedì Santo 28 Marzo, nel corso della Santa Messa Crismale per l’unità della chiesa locale, presieduta dal Vescovo di Aversa e concelebrata da tutti i Sacerdoti della Diocesi.
Nel suo messaggio per la Quaresima 2013, Joseph Ratzinger aveva scelto il tema ‘Credere nella carità suscita carità’, in riferimento al versetto della prima lettera di Giovanni: ‘Abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi’. Fede e carità, ha spiegato Spinillo, sono “indissolubilmente legati perché una fede sincera vive completamente nella carità, che è testimonianza viva di una fede in costante tensione, adesione e comunione con Dio. Anche l’insegnamento di Papa Francesco all’inizio del suo pontificato sembra indicarci uno stile di apostolato proprio della fede cristiana: ‘Per favore, non lasciatevi rubare la speranza’. In quel ‘Per favore’ bisogna cogliere il tono rispettoso, ma sincero di messaggio potente, rivolto ai giovani, ai governi del mondo e all’intera umanità, affinché tutti coloro che occupano responsabilità in ambito economico, politico e sociale siano concretamente custodi della creazione”.
Questo approccio improntato all’umiltà e alla riconciliazione che, per il Vescovo di Aversa, rimanda anche alla parabola del figliol prodigo, dovrà essere anche l’atteggiamento dei figli della Chiesa: “Siamo chiamati ad essere pastori in un tempo della storia complesso e difficile da interpretare, consapevoli di essere poveri mandati a portare il lieto annuncio in mezzo ai poveri. È la misericordia di Dio l’unica vera ricchezza che, con fede e speranza viva, dobbiamo condividere con i nostri fratelli”.
In chiusura, Mons. Spinillo ha rivolto a sacerdoti e fedeli gli auguri di una Santa Pasqua, “che ci doni una consapevolezza sempre più forte della grazia di Dio e ci aiuti a modellare la nostra vita professionale, il nostro ministero sacerdotale ed ogni azione pastorale sul sacrificio del Cristo”.
Dopo l’omelia, la celebrazione è proseguita con i suggestivi momenti del rinnovo da parte dei sacerdoti delle promesse fatte al momento dell’Ordinazione e con la cerimonia di benedizione degli Oli Santi, che verranno utilizzati durante l’anno liturgico per celebrare i sacramenti: il Crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi.