PIEDIMONTE MATESE – “Siamo davvero sul precipizio. Sembra che tutto sia lasciato al destino”. Un fatalismo che non piace al presidente dell’associazione degli avvocati di Piedimonte Matese, Luigi Cimino. A pochi giorni dalla ripresa delle attività forensi e professionali l’associazione ritorna con maggiore foga a dare battaglia per non lasciare andare le cose alla deriva.
” Stiamo al 9 settembre e non sappiamo cosa avverrà tra pochi giorni al riavvio delle attività presso questa sede.Io – non so gli altri colleghi, non ho avuto nessuna fissazione di udienze a S.Maria Capua Vetere in merito alle cause civili ma so che i fascicolo sono questi impacchettati senza potere farne copia. Anche per il penale gradualmente si dovrà passare alla sede centrale Quando si decide di fare un trasferimento occorre fissare modalità condizioni precise ma non mi risultano direttive in merito.Cosa dobbiamo fare dopo la fine della sospensione feriale- ha detto nel corso dell’intervento introduttivo della riunione convocata per mettere a punto le misure atte a far fronte al “semi-trasferimento” che in realtà è paralisi come denunciato anche in altri interventi.L’applauso più forte da parte dell’assemblea avviene quando l’avvocato Cimino fa una reprimenda alla classe politico-istituzionale :” la politica chi ha abbandonati ma noi lotteremo per la permanenza del tribunale ” criticando l’accelerazione sull’attuazione della legge (il 13 settembre entra in vigore ma è stato fissato un termine di 5 anni per il completamento della nuova mappa di servizi giudiziari ndr). Lamenta l’assenza del sindaco di Piedimonte Matese(“benché invitato per spiegare la situazione dell’eventuale trasporto dei fascicoli”): per il comune è stato delegato il presidente del consiglio ,Benny Iannitti.”Noi non stiamo pietendo niente ma reclamando i nostri diritti costituzionali che non possono essere calpestati da provvedimenti che non hanno né capo né coda”. Presente anche il componente del consiglio dell’ordine , avvocato Carlo Grillo in rappresentanza del presidente Alessandro Diana. L’ordine sosterrà in maniera consistente il secondo ricorso avendo già affiancato il primo al tribunale amministrativo regionale
Michele Martuscelli