PIEDIMONTE MATESE – Giustizia”impacchettata” a Piedimonte Matese. I fascicoli non sono a S.Maria Capua Vetere, dove dovrebbero essere trasferiti, ma si trovano ancora a Piedimonte Matese presso la sezione distaccata(chissà ancora per quanto) ma sono impacchettati e quindi senza essere visionati o fotocopiati .
Proprio così. Fermi lì in attesa di essere smistati , traslocati come dispongono due decreti del vertice del tribunale centrale . E cosa succederà il 16, anno di riavvio delle attività forensi?. Di questo e di altro si è parlato stamane nel corso di una serrata, a tratti nervosa( quando si è toccato il nodo dei rapporti con la politica ), assemblea degli avvocati( partecipazione più alta del solito ma inferiore al numero dei legati che fanno riferimento al “distretto” matesino su impulso dell’associazione forense locale presieduta dall’avvocato Luigi Cimino. Una situazione “schizofrenica”che( se gli uffici giudiziari andranno via rimarrà un mutuo a carico del comune fino al 2020 per gli interventi di messa in sicurezza compiuti) rispecchia l’andamento degli ultimi tempi per il “De profundis” quasi di rassegnazione( specie a livello di opinione pubblica mai capillarmente coinvolta come è stato fatto notare in maniera autocritica) della sezione distaccata da chiudere, stando alla legge nazionale approvata durante il governo Monti e mantenuta dall’attuale esecutivo. Anzi con chiusura anticipata tanto da costringere la locale associazione ad attivare un ricorso Tar che poi non ha passato il controllo di costituzionalità confermando la soppressione di tutte le sezioni distaccate e la nuova geografia giudiziaria salvo alcuni limitati ripescaggi. Tre provvedimenti di cui uno del ministro e due del presidente f.f hanno rimesso in moto dopo la sentenza l’attuazione della normativa che ridisegna la nuova mappa dei servizi , accorpando le strutture benché sia previsto un termini di 5 anni per la completa realizzazione esecutiva della legge. L’associazione ha deciso di impugnare con un altro ricorso( un gruppo affiancherà l’avvocato Lello Pannone, autore del primo ricorso) i provvedimenti che hanno rimesso in moto la macchina operativa per lo spostamento dei fascicoli e di altro materiale . In merito a ciò l’assemblea ha approvato all’unanimità la decisione di sollecitare il comune di Piedimonte Matese a non dar corso al trasloco dei fascicoli o a revocare eventuali atti di impegno di carattere finanziario( la questione è stata oggetto di una nota dell’Anci nazionale e di un incontro regionale cui ha partecipato anche il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, assente nell’incontro di stamane e rappresentato dal presidente del consiglio comune ed avvocato Benny Iannitti). Ma vi è di più gli avvocati “vigileranno” circa lo spostamento dei fascicoli con una serie di turni che coinvolgeranno di volta in volta gli avvocati. Tramite il consiglio dell’ordine forense sarà indirizzata una dettagliata nota al presidente della sede centrale ed al ministero circa lo stato di incertezza che grava sull’intero territorio con il venir meno di questo presidio e per la estrema precarietà delle strutture accorpanti. E’ stato anche formato un gruppo che curerà meglio i rapporti con il mondo politica ed istituzionale( si ricorrerà ad un’interrogazione parlamentare o direttamente ad un incontro con il ministro Cancellieri). Assemblea permanente da oggi.
Michele Martuscelli