Il Municipio di Piedimonte Matese si veste di rosa per la prevenzione del tumore al seno, con un’illuminazione particolare che decorerà per i prossimi giorni le sue finestre, e ricorderà a tutti l’importanza della prevenzione. Ottobre è difatti il mese dedicato a questa tematica, per la quale la Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) organizza la Campagna Nastro Rosa, iniziativa per la sensibilizzazione promossa in tutta Italia, la cui adesione dell’Amministrazione comunale guidata da Vincenzo Cappello è arrivata su invito della dottoressa Angela Maffeo e del dottor Vincenzo Claudio Battarra, rispettivamente Presidente della Consulta Provinciale Femminile e Presidente della sezione provinciale della Lilt, i quali attraverso una nota hanno portato all’attenzione del primo cittadino l’importanza della corretta prevenzione quale strategia vincente per la diagnosi precoce dei tumori alla mammella. “La campagna della Lilt – si legge nella nota inviata al Sindaco – che sostiene l’iniziativa internazionale di Estée Lauder, vuole ricordare che prevenzione deve essere sinonimo di promozione del proprio benessere, della propria salute, ma anche della propria bellezza.”

Sono tantissimi, in Italia e nel mondo, i monumenti illuminati di rosa (colore simbolo della speranza e della lotta contro il tumore al seno), e tra questi anche il Comune matesino, che avrà così una parte attiva in questa campagna di prevenzione, con un gesto di alto valore morale e sociale.

Il sindaco Vincenzo Cappello ha subito accolto l’invito della dottoressa Maffeo e del dottor Battarra, predisponendo l’installazione di un’illuminazione in rosa per le finestre della facciata del Municipio che affacciano su piazza Roma. E assieme al Comune, anche il Museo Civico “Raffaele Marrocco” ha aderito alla campagna di sensibilizzazione. Illuminato di rosa è infatti anche l’ingresso del Mucirama, e così sarà nei prossimi giorni. Una città, dunque, che si schiera in favore di una causa che riguarda tutta collettività e chiama in causa il senso di responsabilità delle istituzioni.

 

 

 

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