Se le cose si fanno sul filo di lana vanno sempre in un certo modo, scontato e prevedibile. Anche quest’anno l’amministrazione comunale di Cesa ha organizzato i campi estivi in fretta e furia. Sembra fatto a posta per non effettuare indagini di mercato per individuare le strutture ricettive. La solita “scusa” dell’urgenza. E così 37 bambini compresi tra i 6 ed i 12 anni sono stati dirottati dal 26 al 30 agosto presso il Gloria Acquapark, struttura gestita da Salvatore Smarrazzo. Spesa presuntiva massima di 6.070 euro. Da dove esce il costo del servizio? Dal preventivo della Giusma s.r.l. Gloria Acquapark acquisito al protocollo dell’ente il 22 agosto, cioè 4 giorni prima dell’affidamento dell’incarico. Al comune sono giunti altri preventivi? Se non è così, come mai soltanto il Gloria Acquapark ha inviato il preventivo? I titolari della struttura sono stati preventivamente informati o sono dei veggenti? Non ci aspettiamo risposte nel merito. A Cesa si fanno solo cose belle. Peccato che quando si tratta di soldi pubblici il “come” si fanno le cose belle non è un dettaglio. È la chiave di volta.

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