È allarme contagi in Europa per le feste di Natale e Capodanno. Perché sono occasione di incontri ravvicinati, al chiuso, ed è lì che la trasmissione del virus corre più veloce. A dare l’allerta è l’Ecdc: «Siamo in una situazione molto grave con alti livelli di trasmissibilità del Covid. Il prossimo periodo festivo, in cui i contatti tra gruppi di persone aumentano, può peggiorare le cose – ha detto la direttrice dell’Agenzia europea per la prevenzione ed il controllo delle malattie, Andrea Ammon, in una sessione pubblica del Consiglio Salute Ue -. Con l’espansione ulteriore che attendiamo dalla variante Omicron la situazione potrebbe passare veramente di male in peggio, perciò occorre prendere altre misure di prevenzione, in parallelo ad un’espansione della vaccinazione». «Ci sono ancora 6 Stati membri che hanno un tasso di vaccinazione Covid complessivo inferiore al 55% (Bulgaria, Romania, Slovacchia, Croazia, Polonia e Slovenia). I gruppi o le sacche di Paesi o regioni meno vaccinati rappresentano un rischio per l’Ue nel suo insieme. Dà respiro alle varianti più severe e trasmissibili. Non posso sottolineare abbastanza l’urgenza di vaccinare». Lo ha detto la commissaria europea, Stella Kyriakides, sollecitando «ad un’azione urgente e coordinata» a partire dai vaccini «per rispondere rapidamente all’evolversi della situazione» che definisce «difficile». «La vaccinazione chiaramente la prima priorità. I vaccini rimangono efficaci contro le varianti in circolazione e continuano a preservare vite umane anche se la nuova variante Omicron si diffonde, i vaccini sono e rimangono la chiave di tutto». Lo ha ribadito la direttrice dell’Ema, Emer Cooke, parlando in una sessione pubblica dedicata al Covid, al Consiglio Salute Ue. Cooke ha inoltre ricordato come sia necessario acquisire maggiori dati riguardo alle misure per var fronte alla variante Omicron.