Stop ai ricoveri programmati e alle attività di specialistica ambulatoriale non urgenti nelle strutture sanitarie pubbliche della Campania dal 10 gennaio. È quanto disposto dall’Unità di crisi della regione Campania con un provvedimento adottato «al fine di consentire una rapida ottimizzazione dell’organizzazione ospedaliera per fronteggiare la situazione pandemica», di «impegnare il personale sanitario pubblico e convenzionato in via prioritaria alla gestione dei pazienti Covid» e ravvisata «la necessità garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19». L’attuale situazione pandemica in Campania, si legge nel testo dell’ordinanza firmata ieri dal presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, «sta registrando picchi di contagio da Covid-19 che stanno provocando crisi evidenti nella risposta assistenziale delle strutture sanitarie pubbliche. Le stesse prospettive a breve periodo non offrono dati rassicuranti per una subitanea inversione di tendenza, posto che l’indice rt in Campania e l’incidenza di casi positivi per 100mila abitanti hanno raggiunto limiti tra i più alti dall’insorgenza della pandemia, e tra i più alti d’Italia».

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