Sarà la Sapna la società di gestione dei rifiuti di proprietà della Città Metropolitana di Napoli, ad effettuare gli interventi necessari per consentire lo smaltimento delle ecoballe stoccate nei siti di Pascarola e di Taverna del Re rispettivamente negli impianti previsti presso lo Stir di Caivano e nell’area ex Enel in località Pontericcio a Giugliano. E non ci sarà alcun esborso da parte della Regione Campania, cui compete l’attività di smaltimento: il costo delle attività previste, pari a circa 16 milioni di euro, costituirà oggetto di compensazione di corrispondenti crediti che l’Ente di Santa Lucia vanta nei confronti della società metropolitana per il conferimento di rifiuti nel termovalorizzatore di Acerra, consentendone così un più rapido recupero. Lo stabilisce l’Accordo di Programma tra Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli e Sapna il cui schema è stato approvato quest’oggi – con propria deliberazione – dal Sindaco Metropolitano, Gaetano Manfredi, alla luce della delibera di Giunta Regionale del 12 gennaio scorso. Sarà quindi la società in house di piazza Matteotti a realizzare gli interventi di caratterizzazione, classificazione, smassatura e trasporto fino all’ingresso dello Stir di Caivano (dove insiste uno specifico impianto a 2 linee previsto dalla Struttura di missione della Regione Campania, già completato) delle 300mila tonnellate di rifiuti stoccate a Pascarola e delle 400mila stoccate a Taverna del Re, la cui destinazione sarà l’impianto dell’area ex Enel a Giugliano, attualmente in fase avanzata di realizzazione. Le aree di Caivano e di Giugliano in cui le ecoballe sono attualmente stoccate sono gestite da Sapna. I costi richiesti dalla stessa società per le attività propedeutiche allo smaltimento sono risultati, sulla base di un’indagine di mercato effettuata dalla Struttura di Missione regionale, più bassi rispetto a tutti gli altri partecipanti, configurandosi come mero ristoro delle spese sostenute e non come pagamento di un corrispettivo. aree di Caivano e di Giugliano in cui le ecoballe sono attualmente stoccate sono gestite da Sapna. «La Città Metropolitana di Napoli – ha affermato il Sindaco Manfredi – lavora in sintonia con la Regione Campania su una questione delicata come lo smaltimento delle ecoballe, da cui dobbiamo liberarci il più in fretta possibile. La Corte di Giustizia europea, con sentenza del 16 luglio del 2015, ha condannato il nostro Paese, con riferimento alla gestione dei rifiuti in Campania, a pagare alla Commissione europea una sanzione forfetaria di 20 milioni di euro, nonché una penalità giornaliera di 120mila euro per ciascun giorno di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza e fino alla completa esecuzione della stessa. Tutto ciò merita la massima cooperazione tra le Istituzioni».

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