”La comunita’ rom in Italia resta ad alto rischio di discriminazione e persecuzione non appena sembra esserci bisogno di un capro espiatorio”. E’ quanto sottolinea Amnesty International nel suo rapporto 2012, ricordando come ”in tutta Italia gli sgomberi continuino”, nonostante il Consiglio di Stato, lo scorso novembre ”abbia dichiarato l’illegittimita’ dell’ ‘emergenza nomadi’ dichiarata nel 2008 dal governo e piu’ volte reiterata”.
La strategia d’inclusione adottata dal nuovo governo ”annuncia un deciso cambio di indirizzo”, ha spiegato Giusy D’Alconzo di Amnesty Italia presentando il rapporto e sottolineando come, tuttavia, ”il medesimo governo abbia impugnato, in febbraio”, la sentenza del Consiglio di Stato ”davanti alla Corte di Cassazione”. Amnesty, ha evidenziato, ”ritiene che l’Emergenza Nomadi, con i suoi effetti discriminatori e il suo strascico di violazioni, debba finire davvero e chiede che il governo rinunci al ricorso”. Soffermandosi poi sull’omicidio di Domenico Rigante, ultra’ del Pescara ucciso il 1 maggio dopo l’irruzione in casa di alcuni rom, D’Alconzo ha colto ”con sollievo” l’attenzione che l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori sta dedicando alla vicenda nella citta’ abruzzese, evidenziando tuttavia che ”la situazione rischia ancora di degenerare in pogrom contro i rom”.