“Berlusconi non si voleva dimettere nel 2011 perché aveva messo in atto una mega operazione di convincimento di aree dissidenti, di uomini di Futuro e Libertà, di parlamentari del gruppo misto che potessero sostenere il suo governo.

Il bomber dell’operazione era Denis Verdini”. Così l’ex senatore Sergio De Gregorio, in un’intervista a Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro in onda stasera alle 21.10 su La7, interviene sul periodo – al centro delle recenti rivelazioni fatte da Friedman – che porterà, dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi, alla nascita del governo Monti. “Ci ricordiamo i fatti prima del 14 ottobre del 2011, di quel voto di fiducia chiave per le vicende dell’allora governo Berlusconi? La parlamentare Catia Polidori, transitata con Futuro e Libertà, torna indietro all’ovile insultata da Luca Barbareschi, che poi a sua volta transita con Berlusconi di nuovo guadagnando le ingiurie di Fini… Ex ministri della Repubblica come Urso, Ronchi, tra i costituenti del partito di Fini che poi però votarono quella fiducia nell’ottobre 2011. Fu soltanto convincimento politico?”, si chiede De Gregorio, le cui accuse all’ex premier sono all’origine del processo per la presunta compravendita di senatori avvenuta nel 2008 per far cadere il governo Prodi.

 

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