Il futuro di Maurizio Crozza sarà a La7, almeno per i prossimi tre anni. La rete, che fa capo a Urbano Cairo, infatti, ha chiuso con il comico un accordo “in esclusiva” che parte da gennaio 2014 fino al 31 dicembre del 2016. A renderlo noto e’ stato lo stesso Cairo che ha anche sottolineato che il punto di incontro fra la rete e l’agente di Crozza, Caschetto, e’ stato raggiunto nella giornata di lunedi’ scorso. Maurizio Crozza continuera’ a partecipare a ‘Ballaro”: “L’esclusiva e’ totale con La7, facendo salve – ha chiarito Cairo – le cose che ha in essere.

Ballaro’ e’ un impegno che Crozza gia’ ha e che continuera’ a onorare”. Il costo del programma sara’ “certamente a livelli inferiori” rispetto ai 450 mila euro a puntata di cui si era parlato per il passaggio del comico a ‘Rai Uno’, ma il patron di La7 non fornisce numeri: “Noi non abbiamo una commissione di vigilanza e quindi mantengo la riservatezza. Posso dire che, rispetto ai valori di costo a puntata letti sui giornali, siamo certamente a livelli inferiori”, ha detto Cairo. La trattativa per Maurizio Crozza e’ andata avanti contemporaneamente con tutte le televisioni generaliste italiane e, alla fine, La7 l’ha spuntata perche’ “Cairo e’ stato l’editore che ha fatto di tutto per averlo, altri per non averlo”. L’agente del comico, Beppe Caschetto, ha riconosciuto all’editore di La7 una coerenza che ha convinto tanto lui quanto l’artista, vistosa soprattutto a paragone delle procedure Rai: “sottoporre Crozza alla valutazione di un organo che potesse dire si’ o no non ci sembrava il caso quando c’era dall’altra parte un editore pronto. Con Cairo – ha aggiunto – la trattativa e’ stata schietta. Io non ho interrotto la discussione con nessuno – ha aggiunto -, incluso Mediaset, con un range di offerte altissimo e importantissimo”. Per quanto riguarda l’azienda di Cologno Monzese, Caschetto ha reso noto che era stata assicurata a Crozza “totale liberta’ editoriale, avrebbe potuto fare il programma che avesse voluto. L’offerta era importante – ha chiarito -, ma abbiamo ritenuto che si sarebbe potuta verificare una certa incoerenza” rispetto “alla percezione che Crozza desidera che il pubblico abbia di lui”.

 

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