E’ morto la scorsa notte nell’ospedale Rummo di Benevento il giornalista Giacomo Lombardi. Era nato a Napoli e aveva compiuto 80 anni il primo aprile scorso. Da qualche anno si era ritirato nella tenuta di famiglia a San Lorenzello, in provincia di Benevento, e negli ultimi tempi le sue condizioni di salute avevano subito un peggioramento.
I funerali si svolgeranno domani mattina alle ore 10.30 nella chiesa di San Lorenzo, a San Lorenzello. La figura professionale di Giacomo Lombardi e’ legata strettamente alla storia degli ultimi decenni del quotidiano Il Mattino, giornale in cui era stato assunto negli anni ’50 come correttore di bozze e nel quale era divenuto poi giornalista. Al Mattino Giacomo Lombardi aveva svolto tutta la sua carriera: da praticante a vice direttore, fino a raggiungere la carica di condirettore, sotto la direzione di Sergio Zavoli. Si era dedicato sempre all’organizzazione del giornale del quale conosceva tutti i segreti, avendo cominciato la sua carriera ai tempi di Giovanni Ansaldo ed avendola conclusa con Zavoli. Lombardi rivesti’ per moltissimi anni anche importanti incarichi sindacali e di rappresentanza negli organismi della professione giornalistica. Fu a lungo presidente dell’Associazione Napoletana della Stampa e del Circolo della Stampa di Napoli e anche consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, nonche’ consigliere nazionale dell’Inpgi e membro della giunta esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa. Figlio d’arte – la madre, Maria Luisa d’Aquino, poetessa, scrittrice e giornalista, curo’ per molti anni al Mattino la rubrica dei ‘Mosconi’ – Lombardi ebbe un’infanzia caratterizzata dalla prematura morte del padre, il Tenente Colonnello dei Bersaglieri, Umberto Lombardi, trucidato dai nazisti dopo l’8 settembre 1943, per aver salvato il suo Reggimento e la popolazione di Solofra, in provincia di Avellino, dopo lo sbarco della quinta armata degli Americani del generale Clark a Salerno (17 settembre 1943). Tocco’ alla madre, Maria Luisa d’Aquino far crescere da sola i cinque figli Giacomo, Ettore, Luciano, Gianfranco e Guido. Anche Luciano imbocco’ la strada del giornalismo, professione nella quale milito’ brillantemente alla Rai. Gli altri tre fratelli si dedicarono invece con successo alla musica e allo spettacolo.