“Benedetto XVI non ci mancherà: è un papa nemico dei diritti e dell’uguaglianza e per anni è stato un megafono di omofobia e discriminazione e ha provocato inutili sofferenze a migliaia di gay, lesbiche e trans e alle loro famiglie”: è il commento di Flavio Romani, presidente di Arcigay.
“Sono sue – argomenta Romani – decine di riflessioni omofobiche cariche di violenza e odio come ‘occorre precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo’. Ancora, ‘i matrimoni gay sono un attentato alla famiglia’ o ‘approvare forme di unione che snaturano l’essenza e il fine della famiglia, finisce per penalizzare quanti, non senza fatica, si impegnano a vivere legami affettivi stabilì e ‘forme radicalmente diverse di unione sono un’offesa contro la verità della persona umana e una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pacé”. “Sono suoi anche accostamenti assurdi tra omosessualità e pedofilia, parole durissime contro le persone transessuali, l’inutile cacciata degli omosessuali dai seminari insieme a dannosissimi spot contro l’uso del preservativo che non hanno certo favorito la diffusione dell’unica barriera utile contro il virus dell’hiv” aggiunge il presidente di Arcigay, che conclude: “ci auguriamo, ma senza illusioni, che con il fallimento di Benedetto XVI che ha portato la Chiesa sul baratro, da Oltretevere ci sia finalmente un cambiamento totale di prospettiva”.