Vittorio Petronella, il pensionato milanese che lunedi’ scorso ha inseguito con la sua auto, investito ed ucciso il motociclista Alessandro Mosele, dopo una lite a un semaforo, deve restare in carcere, anche se ha piu’ di 70 anni.
Lo ha deciso il gip di Milano Enrico Manzi che, al termine dell’interrogatorio, ha convalidato il fermo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e ha disposto la custodia cautelare in carcere. Per il gip il 71enne e’ “pericoloso socialmente”, perche’ avrebbe dimostrato una chiara volonta’ di uccidere. Nell’interrogatorio Petronella ha tentato di difendersi, ma la sua versione non ha convinto il giudice che ha disposto il carcere data “l’eccezionale gravita’ del fatto”.