Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, in un messaggio ai familiari, ricorda in una nota l’avvocato Adriano Bianchi, comandante partigiano, esponente politico e uomo di cultura, morto stamane a Tortona all’eta’ di 90 anni come “un grande amico e un grande alessandrino”.

E osserva: “Nella Resistenza, nella professione, nella politica, nell’impegno all’interno prima dei Laureati cattolici e poi del Meic, Adriano ha saputo portare il soffio di un’ispirazione elevata, di una moralita’ senza cedimenti, di una passione per una migliore citta’ dell’uomo”. Negli ultimi anni, continua la nota, “aveva poi accentuato il suo profilo di narratore della Resistenza e della fase di formazione della Repubblica, mettendo a disposizione anche e soprattutto dei piu’ giovani il senso della sua lunga esperienza di vita”. Balduzzi sottolinea con emozione uno dei passaggi piu’ acuti dell’ ultimo libro di Bianchi, ‘Il prezzo della liberta”: “Parlando delle ragioni che portarono molti giovani di vent’anni a scegliere l’impegno nella lotta di liberazione, cosi’ si esprimeva: ‘La mobilitazione si produsse non per rivendicare privilegi, non per conseguire un potere da esercitare sugli altri, ma fu un’offerta, una conquista comune’. La vita dell’avvocato Bianchi e’ stata coerente con quella conquista comune”.

 

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