”Tutta la politica contro i rom di questi ultimi tre anni e’ dichiarata illegittima e decaduta”: cosi’ la Consulta Rom e Sinti di Milano festeggia la sentenza del Consiglio di Stato che ha azzerato il Piano Nomadi dell’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni.

‘E’ un risultato straordinario che ripristina il rispetto della Costituzione italiana”, affermano i rappresentanti delle comunita’ nomadi meneghine che ora chiedono ”la immediata sospensione di ogni azione che fa riferimento al ‘piano Maroni’ e un incontro urgente con l’amministrazione comunale per ridiscutere tutta la politica comunale nei confronti dei Rom e dei Sinti di Milano”. I giudici di Palazzo Spada, con sentenza del 16 novembre, hanno ”respinto i ricorsi di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno, Dipartimento della Protezione Civile e Uffici Territoriali del Governo di Milano, Roma e Napoli – spiegano dalla Consulta Rom in una nota – che avevano impugnato la sentenza del Tar del Lazio che l’1 luglio 2009, accogliendo la denuncia dell’European Roma Right Center e di una famiglia rom di Roma, aveva dichiarato illegittime alcune parti dei regolamenti emessi a Milano, Roma, Napoli e poi estesi a Torino e Venezia dai prefetti nominati dal ministro dell’Interno ‘commissari straordinari per l’emergenza nomadi”’. Di conseguenza, la sentenza ”dichiara illegittimo lo stato di emergenza rom” e percio’ ”l’illegittimita’ del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2008 deve comportare secondo i comuni principi la caducazione, per illegittimita’ derivata, di tutti gli ulteriori atti impugnati – prosegue il comunicato che riprende stralci della sentenza – e quindi non soltanto delle ordinanze presidenziali del 30 maggio 2008 di nomina dei Commissari delegati per l’emergenza, ma anche di tutti i successivi atti commissariali”.

 

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