”Nicole Minetti fece uno spettacolo al palo della lap dance e rimase nuda, solo con le scarpe con diamantini argentati, e poi si mise a ballare vicino a Berlusconi, toccava e si faceva toccare come le altre”. La scena ‘a luci rosse’ e’ stata descritta, davanti ai giudici milanesi, da Ambra Battilana, ex miss Piemonte e la prima ragazza parte civile a parlare come teste nel corso del processo sul caso Ruby a carico di Emilio Fede, di Lele Mora e della stessa consigliera regionale, la quale, seduta a fianco ai suoi legali, ascoltava la deposizione.
Ambra, 20 anni, che era presente ad una serata ad Arcore nella villa di Silvio Berlusconi nell’agosto del 2010, e’ una delle cinque ragazze – assieme a Chiara Danese, Imane Fadil, Barbara Guerra e Iris Berardi – parte civile nel dibattimento, perche’ lamenta di aver subito danni morali e di immagine per essere stata accostata ”a una escort, ad una prostituta”. ”Quella sera – ha raccontato Battilana – ho visto contatti fisici, ho visto Silvio Berlusconi ed Emilio Fede nella sala del bunga-bunga che si facevano toccare nelle parti intime da ragazze nude e queste ragazze che si facevano toccare il seno e il sedere”. Poco prima, invece, nel corso della cena, ha spiegato ancora, Berlusconi si era fatto portare la ”statuetta di Priapo”: era un ”omino di legno con sopra una botte, togliendo la botte rimaneva questo omino con un pene sproporzionato rispetto al resto della statuina”. Le ragazze, tra cui ”Roberta Bonasia, simulavano un rapporto orale con questa statuetta”. A un certo punto, ha raccontato ancora, ”Berlusconi ci appoggio’ le mani sul sedere, un palpeggiamento come per aiutarci, a suo modo, a salire le scale”. Battilana si e’ anche messa a piangere in aula, quando uno dei difensori, in contro-esame, ha fatto riferimento ad una sua denuncia per violenza sessuale nei confronti di un uomo anziano che lei avrebbe conosciuto quando era minorenne, chiedendo alla giovane se avesse ricevuto 2 mila euro da quell’uomo.